All'ospedale di Settimo il blitz dei Nas
E' successo nel pomeriggio di ieri, 15 aprile 2020, dopo le segnalazioni lanciate dai sindacati e dai lavoratori.
All'ospedale di Settimo il blitz dei Nas. E' successo nel pomeriggio di ieri, 15 aprile 2020, dopo le segnalazioni lanciate dai sindacati e dai lavoratori.
Il blitz dei Nas
Un blitz durato circa tre ore. Tanto, secondo quanto si apprende, è durata la visita dei carabinieri dei Nas, il Nucleo Antisofisticazioni e Sanità dell'Arma che nel pomeriggio di ieri, mercoledì 15 aprile 2020, si sono presentati all'ospedale civico di via Santa Cristina a Settimo Torinese. Una struttura che da alcune settimane è al centro di alcune polemiche. Le prime sono state sollevate dai sindacati dei lavoratori che, da subito, hanno evidenziato la carenza di dispositivi di protezione individuale all'interno della struttura.
Polemiche che poi hanno riguardato anche il mondo della politica. A maggior ragione dopo che, per far fronte alla richiesta dell'Asl di individuare posti letto da destinare a pazienti affetti dal virus in una forma che non rendeva necessario il ricovero in terapia intensiva o sub intensiva.
Anche per questo la sindaca di Settimo, lo scorso 6 aprile, aveva indirizzato una lettera a Saapa, la società che gestisce l'ospedale civico cittadino.
La lettera
"Questa Amministrazione ha appreso, mai con comunicazioni formali da parte degli Enti preposti, che un piano dell'ospedale di Settimo Torinese è sdtato adibito a pazienti nell'ambito dell'emergenza Covid-19.
In relazione alla complessiva della struttura moltissimi cittadini continuano a rivolgersi al Comune, per la mancata conoscenza delle situazioni relative ai degenti degli altri reparti, e lamentano di non ricevere alcuna informazione circa il loro stato di salute, nessuna informazione circa le cautele adottate nei reparti per limitare la diffusione del contagio e nessuna informazione circa lo stato di salute e il possibile contagio del personale ospedaliero (medici, infermieri, oo. ss. od altro)".
Le richieste del Comune
"In ragione di ciò - scrive ancora il Comune - si chiede di conoscere con la massima urgenza: se ve ne fossero, il numero dei pazienti positivi tra i degenti (escludendo il reparto già dedicato al Covid-19); il numero dei positivi tra il personale ospedaliero.
Si chiede altresì di conoscere, in riferimento al personale ospedaliero, la quota del personale a oggi assente dal servizio per malattia e quanti, tra questi, sono in attesa dell'esito del tampone ovvero in quarantena.
Si chiede altresì di conoscere, con la medesima massima urgenza, le azioni mette in atto in questi giorni per garantire la sicurezza dei pazienti degli altri reparti e quali modalità siano state adottate per garantire in sicurezza le dimissioni. Si ritiene necessario che le dimissioni dei pazienti da qualsiasi reparto dell'Ospedale siano precedute dall'esecuzione dei tamponi e dall'esio negativo degli stessi e che le eventuali persone già dimesse senza l'esecuzione dei tamponi, siano poste in quarantena fiduciaria per 14 giorni, mediante il coinvolgimento dei Medici di Medicina Generale.
Le informazioni e l'azione delle procedure di cui alla presente nota sono ritenute fondamentali, al fine di rassicurare la comunità locale ed in particolare i parenti dei degenti rispetto ad una situazione di incertezza, sfiducia e disinformazione che la città non è più in grado di sostenere".
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