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Allerta Covid, cosa prevede la nuova ordinanza della Regione Piemonte

Ecco cosa prevede la nuova ordinanza della Regione Piemonte. Interventi netti e decisi su scuola e centri commerciali.

Allerta Covid, cosa prevede la nuova ordinanza della Regione Piemonte
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Il Presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio, insieme al Prefetto di Torino Palomba e alla sindaca Chiara Appendino, hanno presentato le nuove misure in atto sul territorio.

Allerta Covid, la nuova ordinanza della Regione Piemonte

Alberto Cirio "ospite" della Prefettura di Torino guidata da Claudio Palomba, e insieme anche alla sindaca di Torino Chiara Appendino, ha presentato ufficialmente le misure che saranno adottate nella nuova ordinanza della Regione che segue all'ultimo Dpcm di domenica 18 ottobre emanato dal Governo nazionale.
"Un'ordinanza - ha esordito Cirio - che è stata condivisa con la Ministra Azzolina e con il Ministro Boccia, oltre che con i sindaci dei capoluogo del territorio". "L'obiettivo è quello di ridurre le occasioni di mobilitazione e di assembramento in tutto il Piemonte". "Ogni sindaco - ha aggiunto il presidente della Regione - potrà intervenire chirurgicamente per integrare ulteriormente le misure da mettere in atto".

Scuole, via alla "didattica alternata"

L'obiettivo è quello di preservare il servizio della scuola. A maggior ragione per i più piccoli. Per questo, in seguito soprattutto alle tante segnalazioni di sovraffollamento dei mezzi pubblici sul territorio, la Regione Piemonte, ha deciso di adottare nuove misure. Le scuole superiori hanno 4 giorni di tempo (l'obbligo parte dal prossimo lunedì 26 ottobre 2020) per riorganizzare le lezioni all'interno degli istituti. L'obiettivo è quello di provare a ridurre del 50% la presenza degli allievi all'interno delle scuole. "Sul territorio della Regione Piemonte - ha spiegato Cirio - ci sono circa 135.000 studenti delle scuole superiori, con questa misura cerchiamo di arrivare ad avere 70-75mila ragazzi in meno  che avranno necessità di spostarsi sui mezzi pubblici".

Come funzionerà la scuola da lunedì 26

L'obiettivo è quello di "snellire" la didattica. Dalla seconda alla quinta superiore, secondo le decisioni delle scuole - nel pieno rispetto dell'autonomia scolastica - potranno alleggerire la partecipazione degli studenti  alle lezioni in presenza. "In alcuni giorni potranno frequentare in presenze le seconde e le terze, nei giorni restanti le quarte e le quinte - ha sottolineato il presidente della Regione -. Questo è l'ordine previsto dall'ordinanza, ma  ogni scuola potrà scegliere in base alla propria autonomia scolastica".

Centri commerciali chiusi nel week end

"E' prevista - ha spiegato ancora il Presidente Cirio - la chiusura il sabato e la domenica dei centri commerciali di grandi superfici presenti sul territorio del Piemonte. E' una scelta dettata sia dalla volontà di limitare le occasioni di contagio, sia dalla nostra vicinanza con la Regione Lombardia". "Confermiamo - ha aggiunto - inoltre, la chiusura di tutte le attività commerciali di somministrazione dalle 24 alle 5 del mattino, così come confermiamo il divieto di vendita
di alcolici dalle 21 in avanti".

Tra le grandi strutture che potrebbero essere costrette alla chiusura in virtù dell'ordinanza che sarà firmata nella serata di oggi, martedì 20 ottobre 2020, dal Presidente della Regione Piemonte, c'è anche il Torino Outlet Village, una delle maggiori attività e attrattive commerciali di tutto il territorio della provincia di Torino e della Regione, che attira ogni mese e ogni anno una lunga serie di clienti.

"Nessuno di noi vuole il blocco del Paese, ma ciascuna delle decisioni che vengono assunte vanno declinate sul territorio: bisogna mettere regole e necessarie per tutti, rigide e rigorose, ma assumere le decisioni di lockdown o "coprifuoco" soltanto nei casi necessari. Un tema che ci eravamo già posti in primavera: questo è un primo atto che noi adottiamo, sentendoci anche con le regioni confinanti. Naturalmente noi ci riserviamo qualsiasi azione restrittiva o meno".

 

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