A Settimo

Addio Iame, per 40 anni il volto del bar davanti alla Camera del Lavoro

Tanti i messaggi di cordoglio ricevuti dalla famiglia

Addio Iame, per 40 anni   il volto del bar davanti   alla Camera del Lavoro
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Addio Iame, per 40 anni il volto del bar davanti alla Camera del Lavoro.

Addio Iame

Per oltre quarant’anni ha gestito il bar di fronte alla Camera del Lavoro di Settimo. E’ stato testimone, grazie alla sua attività, dei cambiamenti della città, un vero punto di riferimento per molti. E’ per questa ragione che c’è stata davvero una grande commozione per la scomparsa di Iame Brusaferro, per tutti «Iames», mancato all’età di 88 anni.

Era molto conosciuto

Dagli anni Sessanta e fino al Duemila circa, come detto, ha gestito il bar proprio davanti alla Camera del Lavoro.
Erano anni importanti, durante i quali Settimo stava cambiando e poco per volta diventando quella città che è ora.
Il bar per tante persone rappresentava un luogo di ritrovo importante, per scambiare quattro chiacchiere e ritrovarsi assieme qualche ora. Il locale di Iame Brusaferro è stato poi uno dei primi a posizionare la televisione, della quale all’epoca non tutti disponevano. Soprattutto in occasione di appuntamenti importanti, erano numerosi quelli che si ritrovavano per seguirli assieme.
La domenica ritrovarsi al bar era anche lo scopo per ascoltare assieme le partite di calcio e seguire il campionato, la domenica, un «rito» che in particolare tra gli anni Sessanta, Settanta ed Ottanta era davvero molto sentito, per poi guardare i gol a Novantesimo Minuto, magari la sera a casa. Erano gli anni in cui anche il Totocalcio era per molti un momento fisso della settimana. All’interno del locale di Brusaferro si erano formate anche dei team che raggruppavano gli appassionati di biliardo.

I messaggi di cordoglio

Sono tanti, in questi giorni caratterizzati dal lutto, i messaggi di cordoglio e di vicinanza che stanno giungendo proprio alla famiglia di Iame Brusaferro, alla moglie Michelina, al figlio Adriano con la moglie Mara, alla figlia Loredana con il marito Roberto, agli amatissimi nipoti Alberto e Dario, alla sorella Maria e a tutti i parenti, a testimonianza di come ancora molte siano le persone che si ricordano della sua attività all’interno del bar di via Matteotti.

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