la protesta

«Acqua ce n’è poca, ma almeno i puliscano i rii per farla defluire»

Anna Maria Gilardi contro la scarsa manutenzione di alcuni corsi settimesi

«Acqua ce n’è poca, ma almeno i puliscano i rii per farla defluire»
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«Acqua già ce n’è poca, ma se non si rispettano neanche i nostri corsi d’acqua allora non andiamo lontano». Lo dice con convinzione e senza neanche troppi giri di parole anche con un po’ di polemica Anna Maria Gilardi, titolare dell’omonima azienda agricola a due passi dal parco Fluviale del Po a Settimo Torinese.

«Acqua ce n’è poca, ma almeno i puliscano i rii per farla defluire»

A pochi metri dalla sua azienda scorrono (o quasi) alcuni storici rii del territorio. Il Freidano «nuovo», quello «vecchio», il Rio Rubattino. Corsi d’acqua che lei conosce molto bene, anche per il suo prendersi cura dell’ambiente circostante da molti anni.
Osservandoli con gli occhi di un qualsiasi cittadino, è evidente che anche i rii (così come vale per i fiumi e il Po in particolare, ndr), non ci si può rendere conto di quanto i rii che attraversano Settimo, siano in una particolare condizione di sofferenza.
Basti guardare a cosa accade proprio al fondo di via Gribaudia. Il rio, poco prima della «chiusa», è quasi in secca e sul fondo del corso d’acqua non è impossibile - tra i cumuli di rami e di fogliame - intercettare anche qualche rifiuto. Ed è proprio su questo che la Gilardi punta il dito. «Mi chiedo come mai, nonostante ci sia un regolamento di polizia rurale attualmente in vigore, non si faccia nulla per farlo rispettare», spiega indicando la quantità di detriti che affollano il fondo del rio.
«Già ci troviamo in una condizione di povertà idrica, se però non si procede a una pulizia dei rii allora è evidente che le cose non possano migliorare», spiega polemica.

Una serie di osservazioni che la Gilardi fa per svegliare le coscienze...

Ma non è una polemica tout court quella della Gilardi che, invece, «elogia» il lavoro di sistemazione e di incanalamento delle acque proprio a ridosso della pista ciclabile nel parco. «Qui - spiega -, bisogna essere onesti, è stato fatto un bel lavoro, ma è evidente che si debba procedere alla manutenzione e alla pulizia dei corsi d’acqua». Perché a un complimento corrisponde necessariamente anche una «critica» rivolta all’Amministrazione comunale. «Nel corso degli ultimi mesi alcuni rami e alberi si sono spezzati e nessuno però ha ancora provveduto a rimuoverli, e questo onestamente è un problema». Non mancano, anche, le osservazioni sul rio che attraversa la ciclabile nei pressi di via Modigliani. «E’ completamente asciutto - spiega indicando un letto di foglie -. E’ vero, per carità, che l’acqua non è stata ancora fatta defluire fino a qui, ma prima che qualcosa si muova è necessario provvedere a una pulizia approfondita di quest’area, altrimenti non si va da nessuna parte».
Una serie di osservazioni che la Gilardi fa «per cercare di svegliare le coscienze di chi si dovrebbe occupare della tutela del nostro territorio. Nella speranza che non siano messaggi lasciati cadere nel vuoto, bisogna imparare a rispettare il nostro territorio e dobbiamo farlo tutti, a partire dalle istituzioni».

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