L'iniziativa

Volontari in campo per ripulire la nostra collina

Il progetto è nato con un'idea lanciata tramite Facebook

Volontari in campo per ripulire la nostra collina
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Volontari in campo per ripulire la nostra collina.

Volontari in campo

«Perché non organizziamo un gruppo di volenterosi e andiamo a raccogliere i rifiuti abbandonati lungo le strade?». E’ iniziato tutto così. Da un post su Facebook nel marzo 2021 e da un piccolo nucleo di volontari intenzionati a ripulire boschi e campagne dall’immondizia. A distanza di qualche mese, questa bella iniziativa nata «dal basso» è molto cresciuta e sta per trasformarsi in un’organizzazione strutturata.

L'iniziativa

I volontari, infatti, sono oggi 60; le piccole e grandi uscite sul territorio sono già state decine; i sacchi di immondizia raccolta almeno un centinaio in totale. ll prossimo step sarà quindi canalizzare questo entusiasmo nella costituzione di un ente del terzo settore, col supporto delle amministrazioni della collina e la collaborazione di Seta. Se ne è discusso ampiamente lunedì 10 maggio nella sala del consiglio di Gassino, durante un’apposita riunione cui hanno partecipato alcuni volontari, Bruno Vannucci ed Ezio Preano, il sindaco di San Raffaele Ettore Mantelli, il vicesindaco e assessore all’Ambiente di Castiglione Manlio Giaretto, l’assessore all’Ambiente di Gassino Andrea Morelli e il presidente di Seta Massimo Bergamini.

Le possibilità

Le opzioni al vaglio sono diverse: il registro del volontariato, l’associazione, il comitato. I volontari prediligono il primo delle tre, già attivo a San Raffaele, e che garantisce agli iscritti di svolgere le loro attività senza troppi adempimenti burocratici cui pensare, ma comunque in modo sicuro e coperto da assicurazione. «Siamo innamorati delle nostre colline e degli sport nella natura. Non ne potevamo più di vedere boschi e sentieri ridotti in quello stato», premettono Vannucci e Preano, ripercorrendo le tappe che hanno portato alla formazione del gruppo. «Abbiamo intenzione di continuare perché nel raccogliere piccoli rifiuti spesso troviamo “tesori” ben più grandi. Come carcasse di scooter, materiali edili, amianto e altri scarti costosi da smaltire in discarica e che quindi molti abbandonano in natura. Per questo è il momento di formalizzare le nostre attività e il sistema migliore riteniamo sia il registro del volontariato. Semplice, poco burocratico e non dispendioso. Ma soprattutto una modalità che permette ai cittadini iscritti di scegliere in quale forma collaborare: se prendere l’impegno di mantenere curato lo spazio intorno a casa propria, o partecipare alle attività di grossa raccolta».
Le tre amministrazioni comunali invece prediligono la forma dell’associazione o del comitato, per «Approcciare i volontari in modo trasparente, siglare con loro protocolli d'intesa, dare contributi per l’acquisto di guanti, sacchi, dispositivi di sicurezza e assicurazioni e favorire una calendarizzazione delle attività - riassume l’assessore gassinese, Morelli -. Ma stiamo ancora cercando di capire quale sia la soluzione migliore e meno burocratica per non spegnere il loro entusiasmo. Seta, che si occuperà poi di smaltire i rifiuti raccolti, ha proposto anche la formazione dei volontari con un briefing prima delle attività, durante il quale parlare di sicurezza e di rifiuti pericolosi». Il sindaco Mantelli ipotizza anche un’ulteriore opzione: «Se nessuna delle precedenti dovesse essere la scelta ottimale, si potrebbe pensare anche a stipulare dei patti di collaborazione tra amministrazioni e volontari da approvare in giunta e in consiglio comunale. A cui sovrapporre poi una copertura assicurativa per chi partecipa alle varie attività. Nell’ultima riunione ci siamo lasciati proprio con l’impegno di vagliare le varie opzioni e poi organizzare un altro incontro cui tirare le somme».
Entro l’estate, insomma, verrà presa una decisione definitiva. Così da riprendere le attività in maniera struttura in autunno, «Quando dall’erba bassa spunteranno i nuovi rifiuti», dicono gli esperti cittadini volontari.
Da parte delle tre amministrazioni e di Seta, comunque, «C’è assoluto supporto all’iniziativa e all'entusiasmo manifestato dai cittadini - commenta Giaretto -. Siamo contenti di questo movimento inclusivo, della consapevolezza della cittadinanza rispetto all'ambiente e della voglia di contrastare l’abbandono abusivo di rifiuti, che è deprecabile. Speriamo che da questa iniziativa possa nascere un modello di collaborazione tra amministrazioni, cittadini e Seta che possa essere educativo e replicabile in altri settori».

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