Il caso

Vendita dell'ospedale di Settimo: il 3 aprile potrebbe essere la "volta buona"

Continua la piena fase di stallo sulle sorti del presidio sanitario

Vendita dell'ospedale di Settimo: il 3 aprile potrebbe essere la "volta buona"
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L’assemblea dei soci che si è svolta venerdì 22 marzo e in cui si doveva definire la gara per la vendita dei servizi sanitari, nella pratica, si è risolta con un nulla di fatto.

Tutto rinviato al 3 aprile

Giusto il tempo di riunirsi e di scegliere una nuova data di convocazione. Tutto rinviato a mercoledì 3 aprile, giorno – questa volta realmente – che dovrebbe essere decisivo per le sorti del nosocomio di via Santa Cristina.

A bloccare l’iter sono alcuni passaggi burocratici della Regione Piemonte che, pur avendo approvato il bilancio, non ha ancora «liberato» i fondi che servono per acquistare l’immobile e rendere di proprietà pubblica l’edificio.

Un passaggio fondamentale prima di consentire a Saapa, la società a cui fa capo il presidio ospedaliero, di poter ufficialmente procedere con la cessione dei servizi sanitari dell’azienda e l’apertura della gara.

«In assenza di novità legate alle questioni regionali, l’assemblea di venerdì si è chiusa quasi subito e ci siamo riconvocati il 3 aprile – conferma la sindaca Elena Piastra -. Intanto, martedì (lo scorso 26 marzo: ndr) abbiamo un incontro in Regione e poi i liquidatori avranno un incontro successivo anche con Engie e la cooperativa Frassati. L’assemblea del 3 aprile – dichiara – sarà sicuramente determinante perché capiremo se Regione ha proceduto con tutte le attività necessarie all’acquisto dell’immobile e dall’altra decideremo quali saranno le scelte da prendere rispetto alla società».

Per il momento, dunque, continua la piena fase di stallo sulle sorti di un presidio sanitario indispensabile non solo per il territorio di Settimo. L’auspicio, stando alle indiscrezioni raccolte, è che si possa sbloccare qualcosa già in questi giorni. Infatti, sarebbe attesa nell’arco di questa settimana, da parte di Regione Piemonte, l’approvazione della legge che servirà a rendere utilizzabili le risorse per l’acquisto del nosocomio. Un nodo indispensabile per provare a spazzare le nubi che ormai da anni si abbattono sopra l’Ospedale di Settimo.

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