L'iniziativa

Venaria e San Donato di Ninea, amiche da 25 anni

Un rapporto nato "in musica"

Venaria e San Donato  di Ninea, amiche da 25 anni
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Venaria e San Donato di Ninea, amiche da 25 anni.

Città amiche

Venaria e San Donato di Ninea distano quasi 1.200 chilometri. Ma da sabato scorso quella distanza si è a dir poco assottigliata. E questo grazie alla ratifica del «Patto d’Amicizia» siglato nella sala consiliare di Palazzo Civico, alla presenza dei sindaci Fabio Giulivi e Jim Di Giorno.

Un rapporto nato in musica

Un’amicizia che dura da 25 anni, grazie ai musici del «Corpo Musicale Giuseppe Verdi» che, nel 1997, decisero di iniziare gli scambi culturali - e non solo - con gli «Amici della Musica» di San Donato di Ninea, ora diretti dal maestro Luigi Caruso, presente anche lui alla giornata di festa.  Alla ratifica del Patto era presente anche il vice sindaco di San Donato, Angelo De Maio. Cosi come il vicesindaco Gianpaolo Cerrini, il presidente del consiglio comunale, Giuseppe Ferrauto, gli assessori Pamela Palumbo, Monica Federico, Giuseppe Di Bella e Luigi Tinozzi, quest'ultimo nativo proprio di San Donato di Ninea.
Presente anche una delegazione della comunità francese di Vizille, gemellata con Venaria.
In aula anche i consiglieri comunali Andrea Accorsi, Alessandro Gianasso, Barbara Virga, Edoardo Baffigo, il segretario di Fratelli d'Italia, Chiara Turino e una rappresentanza del consiglio comunale sandonatese. Ovvero Tommaso Caruso, Pasquale Moranelli, Ernesto Cucci.
In sala consiliare, tra i tantissimi venariesi che sono nati e cresciuti in quella terra, c'erano anche i sandonatesi Alberto Buono, presidente del Corpo Musicale Santa Cecilia, e gli ex consiglieri comunali Franco Fragale e Luigina Campolongo.

Verso il gemellaggio

«Ci tenevamo a iniziare un percorso, che porterà nei prossimi anni al gemellaggio. Quella di San Donato è una comunità molto importante per Venaria, visti gli oltre 800 sandonatesi che vivono nella Reale. Ora che abbiamo scoperto le bellezze di questi luoghi, verremo a trovarvi quanto prima», commentano Giulivi,Federico e Palumbo.
«Ora studieremo iniziative, culturali ed enogastronomiche che possano essere annuali. Penso, ad esempio, ad un mercato di prodotti tipici, ad una festa, a qualche mostra. E, allo stesso tempo, delle iniziative analoghe per far scoprire Venaria ai sandonatesi. Qui ci sono tanti concittadini che quando tornano nella loro terra natia si adoperano nel dare una mano, soprattutto durante la Patronale», sottolinea Di Giorno.

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