Volontariato

«Uniti si vince», Fidas e Avis festeggiano il centro unico settimese per le donazioni

E' stato presentato ufficialmente sabato scorso

«Uniti si vince», Fidas e Avis festeggiano il centro unico settimese per le donazioni
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«Uniti si vince», Fidas e Avis festeggiano il centro unico settimese per le donazioni.

Avis e Fidas

Avis e Fidas insieme in un Centro unico di donazioni di sangue per perseguire un obiettivo comune. Un polo per due, collocato in via Galileo Ferraris 6, nella ex sede della Polizia municipale, che è stato ufficialmente inaugurato sabato scorso al cospetto di altre associazioni di volontariato del territorio che troveranno spazio all'interno del centro.

L'obiettivo

«È un passo importante per l'associazionismo e per la città perché stiamo cercando di far capire che l'unione fa davvero la forza», ha esordito Angelo Barbati, assessore alle Politiche sociali del territorio. «Siamo finalmente riusciti a creare un centro unico di donazioni tra due associazioni che vanno nella stessa direzione. Poter condividere degli spazi e delle attrezzature – prosegue Barbati – è funzionale sia dal punto di vista dei costi che della gestione». Lo stabile, di proprietà privata, sarà a disposizione del Comune fino al 2025, in virtù di una convenzione che ne consente l'utilizzo a titolo gratuito. Un accordo che ha permesso di riunire nello stesso luogo i principali sodalizi di donatori «per consentire loro di collaborare e di condividere spazi e risorse». Fidas già da tempo aveva sede in via Galileo Ferraris, mentre Avis, grazie al contributo del Comune, si trovava in affitto in un locale in via Verdi. Ora, però, tutto è pronto per il trasloco. «Nel momento in cui arriverà l'autorizzazione dalla Regione, ci sposteremo da via Verdi in questa sede», ha annunciato il presidente di Avis, Carmelo Costa. «I donatori – prosegue – sono sempre presenti e disponibili. Sono sicuro che non ci saranno problemi per collaborare reciprocamente con la Fidas». Una sinergia partita sotto i migliori auspici, che «non può non funzionare», garantisce Patrizia Nardo, presidente di Fidas. «C'è stata un'intesa a pelle e siamo molto felici di accogliere in sede quest'associazione che persegue il nostro stesso scopo», dichiara Nardo, sottolineando come l'obiettivo, adesso, sia quello di lavorare per incrementare il numero di donatori. Un intento comune per dimostrare che «insieme si vince».

Un centro attrezzato

Il Centro è attrezzato per la donazione di sangue e plasma ed è dotato di una sala d'aspetto, di una sala prelievi con nuove poltroncine per i donatori, una sala ristoro e un'area medica con tutto il necessario alle attività di Fidas e Avis. «I volontari donano il proprio tempo e davanti a loro bisogna solo togliersi il cappello», ha commentato Dario Chiefa, presidente della Consulta di Solidarietà, attiva all'interno della sede. Chiefa ha ricordato il prezioso lavoro condotto dalle associazioni durante la fase pandemica, che hanno trovato uno straordinario riscontro da parte dei donatori. Ora, però, bisogno proseguire con il raggiungimento dei prossimi obiettivi, portando avanti quella che a tutti gli effetti è una vera e propria missione. «Durante la pandemia – racconta la sindaca Elena Piastra -, siamo riusciti a gestire alcune situazioni solo grazie alla forza del volontariato ed è un nostro dovere garantire che le associazioni vengano preservate. Il primo passo è stato fatto – prosegue la prima cittadina -. Adesso, dobbiamo procedere con il secondo e il terzo passo, ovvero quello di aumentare i donatori e di garantire una sede stabile alle due associazioni, procrastinando oltre il 2025 la scadenza della convenzione». Intanto, in attesa di ulteriori sviluppi, il territorio si gode ufficialmente la fioritura di un unico polo di donazioni che comporta benefici per tutti, soprattutto in un periodo complesso dal punto di vista sanitario che ha spesso compromesso anche il sistema delle donazioni che si è piegato, però, senza mai spezzarsi. Un segnale importante a cui se ne aggiungerà un altro dal valore simbolico tra qualche tempo: l'intitolazione del parco Tinivella a Mauro Giorio, il medico volontario della Croce Rossa a cui è già dedicata la sezione Avis. L'idea è stata annunciata dalla sindaca nel corso dell'inaugurazione in cui ha spiegato che, raggiunto l'accordo in commissione toponomastica, si aspetta solo più l'approvazione della Prefettura per consegnare ufficialmente a Giorio un luogo della città.

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