Il caso

Una petizione per salvare i fondi per i nuovi ponti, tra cui quello di Castiglione

"Vogliamo sensibilizzare il ministro Salvini a concedere la proroga e permettere a Comuni, Province e Città Metropolitana di concludere gli iter procedurali"

Una petizione per salvare i fondi per i nuovi ponti, tra cui quello di Castiglione
Pubblicato:

Il consigliere regionale Mauro Fava e il Gruppo di Forza Italia in regione Piemonte hanno promosso una raccolta firme online sulla piattaforma Change.org e fisica, con scadenza il 10 gennaio 2025, a supporto dell’emendamento che sarà presentato dal Senatore Rosso al Governo, con la proposta di inserimento nel decreto mille proroghe, che preveda la proroga dei termini per l’utilizzo delle risorse previste dal Bilancio 2019 al 31 dicembre 2025.

Una petizione per salvare i fondi per i nuovi ponti

La questione è spinosa perché vede burocrazia e ritardi mettere pesantemente a rischio  i fondi stanziati attraverso il Decreto Ponti del 2019 a causa delle scadenze non rispettate (il termine ultimo per l’aggiudicazione dei lavori era infatti fissato al 31 dicembre)

Fondi da cui dipende anche la realizzazione del nuovo ponte tra Castiglione Torinese e Settimo, opera molto attesa dal territorio e per la quale si confidava in un inizio dei lavori in questo 2024 che ormai si avvia alla conclusione.

Ecco perché una proroga per il termine di assegnazione degli appalti sarebbe vitale.

Nei giorni scorsi in Senato è stata presentata una mozione di impegno al Governo, proprio per chiedere la proroga dei tempi. «Speriamo che la politica faccia il suo lavoro» è il commento del sindaco castiglionese Loris Lovera.

In questo contesto si inserisce la petizione: «Vogliamo sensibilizzare il Ministro Salvini per concedere la proroga e permettere a Comuni, Province e Città Metropolitana di Torino, ad oggi in ritardo, di poter concludere gli iter procedurali avviati tenendo ben presente la strategicità della sicurezza dei ponti nel nostro Paese, a cominciare dal Ponte Preti, ma senza dimenticare tutti i ponti piemontesi che presentano le stesse criticità: Ponte Borgo Revel, Ponte Po a Castiglione e Ponte Po Carignano. Siamo convinti che il ministro vorrà supportare il Canavese e più in generale il Piemonte in questa battaglia per non vanificare anni di progettazioni e iter burocratici».

La petizione on line a oggi, mercoledì 18 dicembre, ha raggiunto le 175 firme in 24 ore circa dal suo avvio.

L'intervento del 5 Stelle Unia

Sulla questione in questi giorni è intervenuto anche Alberto Unia, Consigliere regionale M5S Piemonte, sollecitando la Regione affinché solleciti il Governo affinché "non si perdano risorse importanti per realizzare infrastrutture strategiche per il Piemonte".

Unia parla di "scadenze irrealistiche che non tengono conto della complessità tecnica e dei tempi di progettazione necessari" e aggiunge: "Si tratta di risorse preziose, che non possiamo permetterci di perdere a causa di scadenze imposte dall’alto. A rischio non c’è soltanto il Ponte Preti, che si trova sulla strada statale 565 di Castellamonte e rappresenta un’infrastruttura strategica per il Canavese, ma anche il nuovo ponte sulla Dora a Borgo Revel, frazione di Verolengo, e quello di Castiglione Torinese. Interventi fondamentali per la sicurezza stradale, per il miglioramento della qualità della vita e per sostenere lo sviluppo socioeconomico delle nostre comunità. Le strutture esistenti sono obsolete".

"La sicurezza e la funzionalità non sono più garantite - tuona il consigliere pentastellato - rendendo necessario un adeguamento immediato. La Città Metropolitana di Torino non deve essere lasciata sola, il Governo deve riconoscere le difficoltà oggettive e sostenere le amministrazioni locali nella realizzazione di queste infrastrutture strategiche. La mancanza di flessibilità nelle scadenze è un ostacolo inutile. Una proroga consentirebbe di salvaguardare i fondi e garantire il completamento delle opere. Per questo abbiamo presentato un’interrogazione oggi in Consiglio regionale affinché la Regione chieda un rinvio delle scadenze, al fine di evitare che il Piemonte venga privato di queste infrastrutture essenziali. Ben vengano le rassicurazioni dell’assessore Gabusi: monitoreremo affinché la situazione possa davvero sbloccarsi al più presto".

 

Commenti
Lascia il tuo pensiero

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Seguici sui nostri canali