Sentiero delle donne

Una panchina dedicata a Lidia Poet

L'ultima inaugurazione la scorsa settimana

Una panchina dedicata a Lidia Poet
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Una panchina dedicata a Lidia Poet

Lidia Poet

Prosegue il Sentiero delle Donne «immaginario» dell'associazione Settimo Futura che, in collaborazione con il Forum Donne, ha tracciato un percorso di dieci panchine, intitolate a dieci figure femminili, posizionate tra i diversi parchi del territorio.

L'intitolazione

Lo scorso sabato pomeriggio, nell'area verde di via Raffaello Sanzio, è stata inaugurata la quinta panchina su proposta del Movimento Adulti degli Scout, che ha rispolverato la memoria di Lidia Poet. «Abbiamo scelto il suo nome perché la Poet era un esempio di educazione alla legalità», raccontano gli Scout, ricordando le battaglie portate avanti dalla donna, una delle prime a laurearsi in giurisprudenza e a rivendicare il diritto di esercitare il mestiere dell'avvocato. «Ha combattuto per poter praticare una professione che era riservata solo agli uomini», sottolineano dall'associazione.

Personaggio

Un nome, quello di Lidia, che si trascina dietro la dura lotta per sradicare dall'immaginario collettivo l'idea che il mestiere dell'avvocato fosse prerogativa esclusiva degli uomini. Ed ecco, davanti alla storia della sua vita, che assumono sempre più significato quelle frasi dipinte sulla panchina dall'artista Martina Baldus, in cui la croce rossa segnata su quel «Le donne non possono essere ammesse all'esercizio dell'avvocatura» viene contrapposta a quel principio universale, da rivendicare e difendere, secondo il quale «La legge è uguale per tutti». «Con questo piccolo percorso creativo, vogliamo dare risalto a figure di donne che, pur avendo vissute libere da stereotipi, sono rimaste nell'ombra», ha commentato Donatella Balbo, presidente di Settimo Futura. Panchine, dunque, che contengono storie di vita. Quelle che, spesso, dimentichiamo e che le realtà locali del Forum Donne stanno provando a recuperare. Per ora, all'appello abbiamo Laura Conti, Eva Mameli Calvino, Artemisia Gentileschi, Emanuela Loi e Lidia Poet. Cinque panchine dislocate per la città a cui, dopo l'estate, se ne aggiungeranno altre cinque, in altrettante aree verdi settimesi, per completare quel «Sentiero delle donne» che permetterà a tutta la città di camminare accanto alle grandi figure femminili della nostra storia.

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