Viaggio nei quartieri

Un Borgo Nuovo "depresso" tra emergenza casa e disagio economico

Al contempo si segnala il problema dei tanti alloggi vuoti dichiarati inagibili da Atc e che rischiano di diventare terra di nessuno

Un Borgo Nuovo "depresso" tra emergenza casa e disagio economico
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Il nostro settimanale La Nuova Periferia di Settimo ha iniziato sul numero del 9 gennaio un «viaggio» tra i quartieri di Settimo tra punti di forza e criticità. Un modo per fare il punto in vista dell’appuntamento elettorale di giugno e dare voce e volto a coloro cioè, che dovranno decidere a chi affidare la città.

"Emergenza abitativa e disagio sociale"

Il viaggio inizia al Borgo Nuovo con Giuseppe Manciameli, uno degli «amici» del parco Luciano Lama. Manciameli ha dubbi. Il problema di Borgo Nuovo è legato in particolar modo all'emergenza abitativa e ad un disagio sociale che sembra essere sempre più ramificato in alcune arterie del quartiere, soprattutto nel quadrante compreso tra via Foglizzo e via Don Gnocchi.

«Riceviamo bollette di affitto da Atc che, in due mesi, ammontano a circa 1200 euro. Tante famiglie sono monoreddito o reddito zero e una cifra del genere rappresenta una stangata. Come fanno a pagare? Un mese è lungo e tanta gente si ritrova da sola e purtroppo senza possibilità economiche», denuncia Manciameli.

Gli alloggi Atc inagibili

Ma, oltre al caro affitto, il problema sono anche i tanti alloggi vuoti che Atc ha dichiarato inagibili e che rischiano di diventare terra di nessuno. «Ci domandiamo come sia possibile che nessuna Amministrazione sia riuscita a risolvere la situazione degli alloggi vuoti che, così, sono preda di chiunque. Si parla tanto di emergenza abitativa, di famiglie in mezzo alla strada e poi abbiamo trenta alloggi sfitti da anni, non da mesi. Quello che mi chiedo è: se, come ci hanno detto, non c'è l'agibilità in quei trenta alloggi vuoti, gli altri sono a norma?», domanda Manciameli che, pur riconoscendo gli sforzi dell'attuale Amministrazione, batte i pugni su una problematica che non può essere più sottovalutata.

La presenza dell'amministrazione Piastra

"Abbiamo avuto diversi incontri con la sindaca Piastra e l'assessore Barbati - prosegue Manciameli - e alcune azioni le hanno messe in campo, come la consegna dei pacchi alimentari o il sostegno attraverso l'Emporio Solidale, che per noi hanno rappresentato per noi un grande aiuto. Sono stati sempre presenti e questo dobbiamo riconoscerlo, anche perché sappiamo che le abitazione sono di proprietà del Comune di Torino ma in qualche modo bisogna intervenire".

"Il quartiere è depresso"

Per questo motivo, continuiamo a dire che serve un'attività mirata di monitoraggio e magari bisognerebbe organizzare più iniziative per far uscire la gente dalla profonda depressione che c'è nel quartiere. In questo senso, portare il festival del circo al parco Lama è stata una bella idea ma bisogna proseguire con queste attività anche nel periodo delle feste, magari organizzando un pranzo di Capodanno o un’occasione simile. Servono azioni – ribadisce Manciameli – per aiutare soprattutto le fasce più deboli».

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