Proteste

Tra caos e ritardi per i pendolari settimesi una mattinata da incubo

Tante le segnalazioni: "Era il delirio: ci siamo trovati imbottigliati nel sottopasso e non ci si poteva muovere e tutto senza informazioni!"

Tra caos e ritardi per i pendolari settimesi una mattinata da incubo
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Si è rivolta alla redazione de La Nuova Periferia di Settimo una cittadina che la mattina di oggi, mercoledì 6 dicembre, si è trovata a vivere una situazione di disagio insieme a tanti altri pendolari settimesi.

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La segnalazione

"Vorrei segnalare a nome di diverse persone la situazione vergognosa cui noi pendolari abbiamo dovuto assistere questa mattina, non che i gli altri giorni sia un paradiso, ma oggi penso che sia semplicemente tutto vergognoso" inizia così la segnalazione.

La donna racconta di essere arrivata in stazione a Settimo per prendere il suo solito treno delle 7:38 ma a quel punto la prima spiacevole sorpresa: "Leggo sul tabellone ritardi su ritardi di tutti i treni: alle 7:30 al binario 4 stava arrivando il treno della tratta Rivarolo Chieri delle 5:57 con un ritardo, o 'maggiore tempo di viaggio' per citare Trenitalia, di un'ora e mezza, notificando che era diretto a Torino Stura. Nel frattempo il treno delle 7:27 doveva ancora arrivare e ad un certo punto sono stati fatti scendere tutti i potenziali del 5:57 per dirottarli al binario 3 dove doveva arrivare il 7:27".

"Neanche un annuncio"

Il racconto prosegue: "Nel frattempo non un avviso sul treno delle 7:38, se non un misero ritardo, fino a quando alle 7:44 si sparge la voce che anche noi del binario 1 saremmo stati dirottati al binario 2, senza un annuncio all’altoparlante ( e abbiamo anche il personale in stazione) ma semplicemente vedendo il display sul binario".

A questo punto però, dovendo confluire i passeggeri di due corse differenti su un'unica banchina, si è creato un ulteriore problema: "Ovviamente non è stato possibile accedere al treno in quanto si sono sommate le due corse su un solo binario, perché parliamoci chiaro, la piattaforma non è larghissima ed è impossibile pensare che ci stiano così tante persone".

"Impossibile muoversi"

La conseguenza? Come ben documentano le immagini una situazione di completo sovraffollamento che rendeva difficile anche un minimo spostamento: "Era impossibile muoversi nel sottopasso al di sotto dei binari e il treno per Pinerolo, il famoso 7:38, aveva già chiuso le porte perciò 'ciao ciao e tanti saluti' … e sul tabellone sotto il binario il ritardo segnalato era di 5 minuti…".

"Morale della favola - conclude il racconto la pendolare - il treno delle 7:27 è partito mezz’ora dopo… penso che l’organizzazione sia da migliorare notevolmente e talvolta anche il personale che dovrebbe dare informazioni ove ci siano variazioni di orario".

Tante conferme

E quella pervenuta alla nostra redazione non è rimasta una segnalazione isolata. In tanti questa mattina hanno affidato il loro malcontento ai social confermando questo racconto:

"Il delirio! E nemmeno un'informazione puntuale. Avessero avvisato in tempo utile dei disagi si poteva valutare l'opzione autobus..." ha scritto qualcuno. "Allucinante: stamattina l'apocalisse...vergogna!" ha confermato qualcun altro.

E ancora: "Vergognosi. Almeno avessero messo a disposizione bus navetta... zero!".

"Uno schifo davvero - scrive poi una mamma - anche mia figlia in mezzo a quel delirio per andare a Valperga...treno per Rivarolo sparito! Non bastano gli scioperi, adesso anche i binari ghiacciati... si sapeva che si sarebbe andati sotto zero... siamo in inverno! Pagare 90 euro di abbonamento per perdere minimo un giorno a settimana tra scioperi e disagi è proprio una vergogna!"

"Uno schifo - conferma un'altra mamma - ogni giorno quando mio figlio deve prendere questo treno per andare a scuola c'è ne una, sembra il treno della speranza. Sottolineando che così facendo molti ragazzi perdono giorni di scuola.
Ma poi dopo tutti i soldi che paghiamo per biglietti e abbonamento è una vergogna. Mio figlio stamattina era imbottigliato nel sottopasso non poteva andare né avanti né indietro sembrava l'apocalisse".

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