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Tari, previsti aumenti, ma contenuti rispetto all’ultimo biennio

Le prospettive per il 2026 anche sui costi, illustrate nel dettaglio dall’assessore all’Ambiente Matteo Fogli

Tari, previsti aumenti, ma  contenuti rispetto all’ultimo biennio

Questione rifiuti, novità in vista per San Mauro con l’arrivo del 2026. Con l’obiettivo primario di tendere verso una riduzione dei rifiuti. Su questo tema l’attenzione da parte dei cittadini è massima, la preoccupazione è legata soprattutto agli aumenti registrati negli ultimi anni.

Tari, previsti aumenti, ma contenuti rispetto all’ultimo biennio

Spiega l’assessore Matteo Fogli: «Entrerà in vigore prima di tutto l’aggiornamento del metodo tariffario. Questo comporta una serie di novità. Sia il Consorzio di Bacino che Seta stanno lavorando per predisporre il quadro economico e finanziario. I tempi sono molto stringenti, ma già si prevede che ci siano ritardi. Entro aprile 2026 i Comuni dovranno approvare i Pef, con eventuali aggiornamenti dei regolamenti di raccolta rifiuti. Tutto seguendo la logica che la bollettazione partirà in ogni caso con l’80% riferito al consultivo dell’anno precedente e poi si arriva al conguaglio con la fine dell’anno».

Le aspettative….

Per quanto riguarda le aspettative, Fogli puntualizza: «Il nostro obiettivo è quello di non vedere una crescita dei costi della Tari. Un rincaro però ci sarà comunque, ma non nella misura in cui è stato registrato nello scorso biennio. Questo perché sia il metodo tariffario 2 che il 3 prevedono che l’Ente gestore recuperi oltre gli investimenti anche l’inflazione applicata, che fortunatamente galleggia attorno al 2 per cento. Questi incrementi sono sempre indipendenti dalla volontà dei Comuni, che hanno a propria disposizione la possibilità di fornire delle agevolazioni ai propri cittadini. E queste sono previste anche da parte nostra all’interno del regolamento. L’anno scorso abbiamo consentito a chi beneficiava del bonus rifiuti, con il riconosciuto dello stesso per l’anno in corso. Per il 2026, insieme anche ad altri Comuni del territorio, in funzione di una riduzione della parte indifferenziata, progressivamente, e sarà specificato anche sul calendario della raccolta, ci sarà il passaggio da settimanale a quindicinale della sola parte indifferenziata. Questa è una modalità che permette di avvicinarsi al regime della tariffazione puntuale, perché abitui i cittadini a conferire meno, cercando di differenziare di più. Ridurre i passaggi dell’indifferenziato, dovrebbe ridurre la quantità di indifferenziato prodotto, che è uno degli obiettivi regionali il cui mancato rispetto potrebbe portare all’applicazione di sanzioni. Questo strumento ci consentirà, non appena ci saranno tutte le condizioni necessarie, di riavviare il processo che poi potrebbe portarci proprio alla tariffazione puntuale. Come Consorzio, abbiamo già visto applicare delle sanzioni e purtroppo il limite di 155 chili per abitante di rifiuto indifferenziato viene progressivamente superato».
E ancora: «Ricordo che ci sono comunque diverse possibilità sul territorio di conferire rifiuti riciclabili».

Verso la riapertura  dell’ecocentro

«L’ecocentro riaprirà probabilmente tra fine gennaio e la prima decade di febbraio. Ci sono stati alcuni ritardi, ma nel frattempo proseguono i lavori. La riapertura dell’ecocentro permetterà il conferimento di tutti i rifiuti differenziabili, ma ci sono i punti di raccolta sul territorio, ad esempio i bidoni arancioni per la raccolta dell’olio alimentare, o l’ecocompattatore delle bottiglie di plastica. Abbiamo aggiornato anche i regolamenti che ci consentono di elevare sanzioni per gli abbandono, con foto trappole. E’ importante che ci sia anche questo, nel rispetto anche di chi fa il proprio dovere al meglio».
Alessandro Bocchi