«Tagliatella party», un centinaio i presenti alla cena della Caritas
L'evento si è svolto alla San Vincenzo grazie alle donazioni di farina ricevute nell'ambito del progetto Love Food. Dell'Aquila: «È stato un lavoro di squadra»

Tagliatella party, boom di presenze all'evento organizzato dalla Caritas nei saloni dell'oratorio San Vincenzo. Un lavoro di squadra reso possibile grazie alle donazioni di farina ricevute nell'ambito del progetto Love Food.
Tagliatella party
Il nome dell'evento restituisce subito l’immagine di una grande festa. Ma dietro l’idea di una cena conviviale c’è anche la lotta contro lo spreco alimentare. Sabato scorso, nel salone dell’oratorio San Vincenzo, la Caritas ha servito pasta fresca e polpette per circa un centinaio di persone. Un menù nato dalle donazioni che ha ricevuto l’associazione nell’ambito di Love Food, il progetto che si occupa di cibo grazie alla collaborazione delle scuole, tra cui l’Enaip, e di altre realtà del territorio. «È stato fatto un ritiro enorme di farina, circa una tonnellata, che abbiamo distribuito tra le 250 famiglie seguite dall’associazione. Un’altra parte è stata condivisa con chi si occupa di sostegno alimentare ma ne avanzava ancora una buona quantità che abbiamo scelto di restituire alla comunità – ripercorre Pasquale Dell’Aquila, referente Caritas –. Un’azienda amica, con l’aiuto delle nostre cuoche, ci ha aiutato ad impastare la farina. Volevamo preparare un piatto domenicale che facesse famiglia e convivialità, per questo abbiamo pensato alle tagliatelle. Poi, abbiamo ricevuto un’importante donazione di carne, in particolare di polpette. E la cena è pronta».
Un vero e proprio lavoro di squadra che ha coinvolto una settantina di braccia operative tra volontari e studenti delle scuole. «Questa serata è anche una restituzione del progetto Love Food che, parlando di cibo, si occupa di vita a partire dal cuore e dall’amore verso il prossimo», ha aggiunto Dell’Aquila, individuando nel recupero degli alimenti «la metafora della vita». «Guardando le eccedenze alimentari che riceviamo dai supermercati c’è tutto il tema del “non più bello fuori ma buono dentro” – riflette –. Il cibo, che è famiglia, può rinascere, restituendo convivialità alle persone».