Supermercato all'ex Colenghi, residenti agguerriti: "Siamo stati ignorati"
Se la commissione consiliare convocata poche ore prima era stata caratterizzata da toni abbastanza rilassati, decisamente meno distesi sono stati il clima e l’esito del confronto pubblico indetto dall’amministrazione per aggiornare i cittadini sul progetto di trasformazione dell’ex cereria Colenghi in supermercato.
L'amarezza dei residenti
Ascoltati gli estremi della bozza di convenzione, che include la rotonda su via Casale, e appreso che transiteranno una media di 18 tra bilici, furgoni e piccole motrici a settimana per i rifornimenti, i cittadini hanno sbottato «Di che cosa abbiamo discusso nei mesi precedenti? Di nulla, considerando che non avete tenuto in considerazione nessuna delle nostre istanze».
Tanta l’amarezza tra i residenti, tra cui Beppe Borgogno. «Il grosso dei nostri dubbi e delle nostre richieste non riguardavano le opere di urbanizzazione secondaria. Ci premeva capire se verrà installata apposita segnaletica per accrescere la sicurezza viaria e dossi per limitare la velocità, quali orari seguirà il cantiere e come sarà affrontato l’inquinamento acustico delle ventole e dei sistemi di refrigerazione. Chiediamo che l’amministrazione s’impegni a prendere accordi in tal senso col proponente, e a vigilare affinché i patti presi vengano mantenuti».
Alle strette, la giunta si è inizialmente posta sulla difensiva, alzando i toni (rimarrà alle cronache lo scortese «Vada a documentarsi», pronunciato dagli assessori Durante e Bagarin in risposta ad alcuni cittadini alla ricerca di delucidazioni) e scaricando la responsabilità per questa «patata bollente» sulla precedente amministrazione Bongiovanni.
Gli albori del progetto, invece, risalgono al 2016, quando erano in carica il sindaco Ugo Dallolio, fino a qualche settimana fa Guazzora, e l’allora assessore all’urbanistica Luigi Antonetto, seduto nelle retrovie della sala consiliare in qualità di silenzioso ma attento uditore.
«Tutte le ulteriori richieste saranno oggetto di scrittura privata» ha poi sedato gli animi in rivolta la sindaca, Giulia Guazzora.
I commercianti del centro
Presente all’appuntamento anche l’associazione commercianti Centro, rappresentata da Denis Trovato. «Ovviamente c’è preoccupazione, ma non essendoci una galleria negozi i danni che quest’area commerciale potrà causare speriamo siano limitati. Contatterò personalmente le rivendite, che rischiano di essere maggiormente colpite, e sottoporrò all’assessore un’idea di promozione e rilancio dei negozi del centro» ha affermato, per scongiurare il «Rischio desertificazione del centro storico» prospettato dall’ex presidente del sodalizio, Paola Giangualano.