Disagi

"Sulla Ivrea-Torino continua il calvario"

Il vice presidente della commissione regionale Trasporti: "Situazione peggiorata, il numero dei viaggiatori è tale da ostruire ogni passaggio all’interno delle carrozze con evidenti problemi di sicurezza"

"Sulla Ivrea-Torino continua il calvario"
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Il consigliere regionale Alberto Avetta (vice presidente Commissione Trasporti, del Pd) ha presentato un Question time per capire perché le promesse della Regione non siano state mantenute: “Per la Giunta Cirio va sempre tutto bene”.

"Sulla Ivrea-Torino continua il calvario"

«Nonostante le tante segnalazioni degli utenti e le rassicurazioni da parte della Regione Piemonte, sulla linea ferroviaria Aosta-Ivrea-Torino prosegue il calvario - così Avetta - Lunedì 18 marzo il treno 2716 delle ore 8.41 da Ivrea, un bimodale singolo, era strapieno. Lo stesso è accaduto venerdì 15 marzo (treno 2716 delle 8.41 da Ivrea), giovedì 14 (treno 2739 delle 18,25 da Torino) e lunedì 4 marzo (treno 2714 delle ore 7.41 da Ivrea). Tutte corse operate con treno “bimodale” singolo».

E per Avetta proprio l’introduzione dei “treni bimodali” sarebbe parte del problema, poiché a questi convogli non si possono aggiungere carrozze. «Pertanto - prosegue - anche in orari in cui non si registravano criticità, la situazione è peggiorata, il numero dei viaggiatori è tale da ostruire ogni passaggio all’interno delle carrozze con evidenti problemi di sicurezza. A tutto ciò si aggiungono i “soliti” ritardi quotidiani, in particolare nelle ore mattutine e serali, e i disagi causati dal fatto che i posti a sedere sono insufficienti».

L’assessore ai Trasporti Marco Gabusi, che nei mesi scorsi aveva annunciato “il rinforzo con la doppia composizione”, ieri ha riferito che nelle ore di punta la promessa dei treni in doppia composizione è stata mantenuta e i disagi sono da ricondurre a pochi casi isolati dovuti a circostanze urgenti. E poi ha rilanciato con un’altra promessa: l’elettrificazione della Ivrea-Aosta risolverà ogni problema.

«Le “circostanze urgenti” sono purtroppo molto frequenti e, infatti, le testimonianze dei pendolari raccontano una storia molto diversa» è l'amara constatazione di Avetta.

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