Spazi sportivi, Progettiamo Gassino non ci sta

«Non sono stati scelti dei criteri equi per tutte le associazioni. Sono aspetti evidenti»

Spazi sportivi, Progettiamo Gassino non ci sta
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Dopo il Consiglio comunale della scorsa settimana, sul regolamento per l’assegnazione degli spazi sportivi alle associazioni resta fortemente critica la posizione del gruppo di minoranza Progettiamo Gassino.

Spazi sportivi, Progettiamo Gassino non ci sta

A distanza di sette giorni dalla discussione in aula, il capogruppo Andrea Morelli torna ad esprimere tutte le perplessità della sua lista, anche a nome dei colleghi consiglieri Rosetta Tropea e Giuseppe Molinari.
Puntualizza Morelli: «Il voto contrario del gruppo “Progettiamo Gassino” sulla delibera di approvazione del regolamento per la concessione per l’utilizzo e la gestione degli impianti e degli spazi ad uso sportivo di proprietà comunale, si basa sia su considerazioni di merito, che su considerazioni di metodo. Innanzitutto, forse non era il regolamento più urgente da andare a rivedere: magari si poteva intervenire sul regolamento edilizio, con la cancellazione della Commissione edilizia, della quale non si hanno più notizie da un anno».

«Non sono stati scelti dei criteri equi per tutte le associazioni. Sono aspetti evidenti. Se non si considerano è perché non si vuole farlo»

Aggiunge: «Nel merito, un regolamento dovrebbe fissare delle regole precise, come dice il termine stesso. In realtà, nel regolamento approvato riteniamo che siano stati fissati solamente alcuni principi molto generici, sugli argomenti importanti (ad esempio l’utilizzo degli spazi, tariffazioni forfettarie, sanzioni per inadempienze), rimandando le decisioni a successive decisioni dell’Amministrazione comunale. E’ evidente che la genericità delle regole può portare alla discrezionalità nelle scelte, arrivando al limite a possibili distorsioni inaccettabili dei principi di equità, principi che dovrebbero regolare le scelte amministrative. Sono inoltre state introdotte alcune condizioni nella assegnazione degli spazi, che non c’entrano assolutamente nulla con i criteri di scelta, essendo regolati da specifiche normative: ad esempio, riferimenti all’inquinamento acustico, o la gestione delle attività commerciali. Queste sembrano maggiormente condizioni “punitive” nei confronti di alcune associazioni. Nel metodo, il regolamento è stato portato e discusso nella seduta della Commissione consiliare sport del 5 maggio scorso. Nessuna delle osservazioni che sono state fatte, sia dalla Consigliera Tropea che dal funzionario comunale di riferimento sono state approvate: il fatto che il funzionario comunale abbia portato le sue osservazioni in commissione, fa ritenere che non avesse avuto modo di visionare il regolamento, e questo è già un fatto inconsueto e, a nostro parere, molto grave. In secondo luogo, come ho avuto modo di osservare in Consiglio comunale, generalmente i regolamenti vengono elaborati dai tecnici comunale, su indicazioni politiche dell’Amministrazione. In questo caso, risulterebbe che il regolamento sia stato redatto da un consigliere comunale, che non ha ruoli amministrativi specifici in ambito sportivo (esempio assessorato o incarico), ma è presidente di una associazione sportiva. A questa mia osservazione, in Consiglio non è stata data una smentita ma neppure una risposta convincente. Sulla legittimità di questa situazione, stiamo facendo i dovuti approfondimenti, in quanto potrebbe configurarsi un potenziale conflitto di interessi. Sicuramente, sul piano politico, è una situazione decisamente inopportuna e censurabile, in quanto sarebbe necessario in questi casi agire astenendosi dal partecipare a votazioni su argomenti che possono interessare l’associazione sportiva stessa. Siamo curiosi di vedere cosa potrà succedere, quando si dovranno prendere decisioni più importanti, quali la concessione pluriennale degli spazi sportivi di Via Diaz. Oppure, come temo, ci saranno altre sorprese per ulteriori nuovi impianti sportivi a discapito, ad esempio, della nuova sede della Croce Rossa, che noi avevamo previsto? A quale balletto assisteremo?».