Gassino

Spazi comunali alle associazioni, arriva il regolamento

I criteri che sono stati adottati dalla Giunta.

Spazi comunali alle associazioni, arriva il regolamento
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Spazi comunali alle associazioni, arriva il regolamento.

Spazi alle palestre

Quest’anno si cambia. Per evitare le polemiche che puntualmente accompagnano l’assegnazione delle palestre scolastiche alle associazioni sportive locali l’affidamento verrà regolato a partire dal 2022 da specifici criteri.

Il regolamento

Lo stabilisce un disciplinare approvato dalla Giunta comunale lo scorso 28 luglio, attraverso il quale l’Amministrazione ha aggiornato il Regolamento per l’utilizzo delle palestre e dei locali scolastici redatto nel 1992.
Tale regolamento, si legge infatti nella delibera, risultava «sprovvisto di linee guida e indirizzi nonché criteri di scelta imparziali, trasparenti, di pari opportunità, equità, valorizzazione delle attività sportive, promozione dello sport, cultura partecipativa e inclusiva che garantiscano e rispettino i principi generali che devono guidare e orientare la discrezionalità dell’azione amministrativa». Anche perché, interviene a commento l’assessora alla Cultura Rosetta Tropea, «Sono aumentate le associazioni sportive mentre gli spazi di allenamento sono rimasti gli stessi di 30 anni fa. Anzi, la nostra Amministrazione ha aggiunto la palestra della Gandhi e il Primo Levi, che risultano comunque insufficienti a coprire tutte le richieste. Almeno fino a quando non si risolverà la situazione padiglione polivalente» spiega toccando una corda sensibile.

Quanto è previsto

La nuova procedura prevede che, nel caso di più istanze con orari sovrapposti e concomitanti per la stessa struttura, il Comune tenterà la strada della mediazione coi richiedenti. Qualora risulti impossibile l’impianto verrà assegnato valutando 12 diversi criteri, tra cui l’offerta di attività per disabili e anziani, la partecipazione a campionati nazionali, regionali o provinciali riconosciuti, corsi di avviamento allo sport per ragazzi sotto i 14 anni, storicità e territorialità dell’associazione, attività in collaborazione col Comune e iscrizione all’Albo delle associazioni. In sostanza c’è il rischio che qualche associazione rimanga fuori dalle palestre «se non ha i requisiti sì. Ma l’anno successivo l’ente escluso potrà ripresentare domanda e magari diventare assegnatario degli spazi. Tra i criteri c’è anche quello della rotazione, che prende in considerazione gli affidamenti degli ultimi 5 anni».
«L’assegnazione degli spazi, conclude poi Tropea, dovrebbe concludersi nel corso della settimana. Purtroppo l’Ufficio si è dovuto occupare anche delle scadenze elettorali ed ha accumulato un po’ di ritardo». Solo la messa in pratica, a questo punto, decreterà le nuove modalità saranno apprezzate dalle associazioni sportive o se solleveranno polemiche.

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