In occasione della «Giornata della delezione del cromosoma 22», nota anche come sindrome DiGeorge, sabato 22 novembre il Comune di Settimo Torinese si colorerà di rosso.
Sindrome DiGeorge, Settimo si illumina di rosso
La proposta è arrivata da Anna Sanfilippo, capogruppo del Movimento 5 Stelle:
«L’ AIdel22, l’associazione nazionale che sostiene le famiglie e promuove la conoscenza della sindrome, presenterà per questa giornata il podcast “Una bella botta di…”, un progetto che raccoglie le voci di ragazzi, famiglie e specialisti, raccontando con delicatezza e autenticità fragilità, resilienza e percorsi di vita segnati dalla delezione del 22esimo cromosoma. Quest’anno ho proposto alla nostra Amministrazione di aderire a questa iniziativa, perché credo sia fondamentale dare visibilità a una realtà che spesso rimane nell’ombra».
E Sanfilippo aggiunge:
«Verrà quindi illuminata di rosso la Torre, come segno di vicinanza e consapevolezza. Inoltre, verrà condiviso sui canali social dell’Amministrazione il link al podcast, un contenuto autorevole e coinvolgente che aiuta a informare, sensibilizzare e rafforzare la rete di supporto attorno a chi vive una malattia rara – spiega Sanfilippo -. Purtroppo, anche la mia famiglia conosce da vicino questa condizione, e questo mi porta ad avere una sensibilità particolare verso chi affronta quotidianamente difficoltà silenziose ma profonde.
La proposta: una panchina viola sul territorio
Oltre all’iniziativa del 22, «per rendere ancora più concreto questo impegno», la capogruppo ha pronto anche un ordine del giorno dedicato alla Sindrome “DiGeorge”, alla Fibromialgia e alle malattie rare con cui proporrà in Consiglio comunale «l’istituzione di una panchina viola nel nostro territorio, simbolo nazionale di attenzione, ascolto e rispetto verso queste realtà spesso invisibili».
«Con queste iniziative – conclude -, la nostra città si unisce a un movimento più ampio che promuove inclusione, solidarietà e consapevolezza, È un modo per dare voce a chi troppo spesso non viene ascoltato e per costruire una comunità più attenta e vicina alle fragilità di ogni persona».