Si sono svolti anche quest’anno i corsi di educazione stradale con le scuole

Si sono svolti anche quest’anno i corsi di educazione stradale con le scuole.

Educazione stradale

Testare i riflessi, simulare gli effetti della guida in stato di ebrezza e sotto effetto di stupefacenti e affrontare un percorso ad ostacoli su un veicolo a tre ruote, per verificare le conoscenze dei ragazzi in tema di sicurezza stradale, ed i rischi connessi.

Le prove

Si è concluso così, con le prove pratiche ideate dall'associazione Scooter sicuro, il percorso di educazione stradale realizzato insieme all’istituto comprensivo di Gassino e al comando di Polizia Municipale. I test, che hanno coinvolto 87 ragazzi della media Savio, si sono svolti la mattina del 5 maggio nel piazzale mercatale e sono stati il momento finale del ciclo d'incontri tenuti in classe dall'agente Cinzia La Marca, col supporto del presidente dell’associazione Luca Pons. Un'attività fondamentale, afferma proprio quest’ultimo insieme al cofondatore di Scooter Sicuro, Paolo Olivero: «Ci occupiamo di corsi di sicurezza stradale in tutto il Piemonte e abbiamo già formato quasi 18 mila ragazzi, sempre attenti alle attività, ma che quando si trovano di fronte alle prove pratiche dimostrano di avere delle difficoltà».

Coinvolti anche i più piccoli

Nel progetto di educazione stradale sono stati coinvolti anche 45 bimbi dell'asilo e 60 delle elementari, impegnati in lezioni frontali tenute col supporto del presidente della Bussolino Sport Carlo Mazzone e dell'istruttore di mountain bike Ezio Fenoglio. Gli alunni della primaria si sarebbero dovuti cimentare anche nelle prove di mountain bike sul circuito della Bussolino, nella mattinata del 7 giugno, ma il maltempo ha reso impraticabile il terreno. «Un vero dispiacere, l’attività è sempre stata molto gradita dai ragazzi. La riproporremo il prossimo anno, anche su altri Comuni, insieme al corso in classe che ha dato anche quest’anno un riscontro positivo» affermano. Feedback confermato da Cinzia La Marca. «Le scuole - conclude - hanno risposto nuovamente con grande entusiasmo, ed i ragazzi si sono dimostrati interessati, curiosi e pieni di domande».