Raccolti in città

Settimo, un assegno di oltre 14000 euro di sostegno alla Fondazione Candiolo

Grazie alle numerose iniziative che sono state organizzate sul territorio

Settimo, un assegno di oltre 14000 euro di sostegno alla Fondazione  Candiolo
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Settimo, un assegno di oltre 14000 euro di sostegno alla Fondazione Candiolo.

Fondazione Candiolo

Un assegno che vale più di 14.000 euro e che racconta, oltre al mero importo economico, la «cifra» di una città solidale che ha sposato e abbracciato la causa benefica in favore della Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro.

La raccolta fondi

Quasi sei mesi dopo l'inizio della raccolta fondi promossa dalla delegazione settimese per aiutare Candiolo nell'acquisto di un sequenziatore Rna/Dna, l'istituto ha ricevuto l'assegno frutto della generosità di un territorio che si è unito sotto un'unica maglia, in un vero e proprio lavoro di squadra, per recuperare le risorse economiche necessarie da destinare alla ricerca e in particolare al reparto di Anatomia Patologica di Candiolo. Spettacoli, castagnate, serate danzanti, varietà. È lungo l'elenco delle attività che si sono susseguite in questi mesi, organizzate da tante realtà locali scese in campo per schierarsi a fianco della ricerca. La maggior parte di loro, dal Rotary Club ai Lucani, erano presenti nella sala consiliare Giovanni Ossola che  la scorsa settimana pomeriggio ha ufficializzato la somma raccolta dalla città e consegnata direttamente all’istituto. Oltre 14.000 euro. 14.345 euro, per l'esattezza.

Superate le aspettative

Un risultato che ha superato di gran lunga le aspettative iniziali, come hanno sottolineato il delegato di zona, Fabrizio Bontempo, e la presidente del Consiglio Comunale, Carmen Vizzari, nei panni di Ufficiale di collegamento del territorio. «Siamo partiti ad ottobre e ci eravamo dati come obiettivo quello di raccogliere 10.000 e invece siamo arrivati ben oltre», ha commentato Bontempo, che pensa già alle prossime sfide. «Adesso, come sempre, siamo abituati ad aumentare la nostra l'asticella e ci daremo un obiettivo un po' più alto per il prossimo anno, con la speranza di dare un piccolo contributo ad una grande realtà e un grande progetto», ha aggiunto il delegato di zona, incalzato da Vizzari che ha sottolineato l'ennesima prova di solidarietà della città. «Quando abbiamo ufficializzato questa iniziativa, ad ottobre, abbiamo sentito subito un grande fermento e tantissime persone ci hanno detto che volevano far parte di questo percorso e così abbiamo iniziato a camminare insieme. Sappiamo che quando la giusta causa si pone alle porte delle nostre associazioni e dei nostri cittadini, c'è sempre una risposta positiva e affermativa. Grazie non soltanto per l'assegno ma per lo spirito con il quale abbiamo affrontato insieme questa avventura», ha dichiarato Vizzari, orgogliosa per la reazione di un territorio che ha dimostrato di avere fiducia nella ricerca. Il macchinario di prima generazione, già operativo da qualche giorno nei laboratori di Candiolo, infatti, è un ulteriore tassello che, come hanno spiegato i ricercatori Caterina Marchiò e Enrico Berrino, mira a velocizzare il processo diagnostico e l'individuazione di geni alterati nei tessuti tumorali. «Il sequenziatore – aggiungono Marchiò e Berrino – ha il compito di leggere la ricetta delle nostre cellule e il nostro obiettivo è quello di riuscire ad ottenere informazioni migliori e più rapide possibili». In questo modo, all'eccellente capitale umano già a disposizione dell'istituto, si affianca una strumentazione all'avanguardia, figlia della generosità della città di Settimo, che permette di progredire nella ricerca e nella lotta contro una malattia che è sempre più curabile. Ed è proprio sul mix vincente tra capitale umano e strumentazione sofisticata che si sofferma Gianmarco Sala, direttore della Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro, soddisfatto per il risultato raggiunto «da una comunità che ha fatto squadra». «La vicinanza che ci dimostra ogni giorno il territorio – conclude Sala - ci consente di dotare Candiolo delle più moderne attrezzature per fare più ricerca e per curare sempre meglio e sempre più persone, e ci permette di portare avanti con determinazione un importante piano di sviluppo, “Cantiere Candiolo”, per offrire nuovi spazi a disposizione di medici, ricercatori, pazienti e loro familiari. Grazie Settimo Torinese!».

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