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Settimo Torinese: scoppia l'emergenza abitativa

L'assessore Salvi spiega: "I numeri delle richieste purtroppo superano quelli delle disponibilità"

Settimo Torinese: scoppia l'emergenza abitativa
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Il tema dell’Emergenza Abitativa anche a Settimo Torinese continua ad essere affrontato con la massima attenzione.

Settimo Torinese: scoppia l'emergenza abitativa

I casi sono diversi, e purtroppo la sensazione è quella, con il passare del tempo, di trovarsi di fronte a sempre più situazioni difficili.
«Oggi - sottolinea proprio l’assessore Umberto Salvi - durante gli incontri che facciamo con i cittadini, il tema della casa è diventato quello principale. Questo è segno evidente di una situazione di preoccupazione generale che si sta facendo sempre più estesa».

La scorsa settimana è stato assegnato un alloggio dell’Atc in corso Piemonte ad un nucleo familiare composto da due persone, residente in città, che era in una situazione di emergenza abitativa in quanto assoggettato «a procedura esecutiva di sfratto».

«La situazione di crisi economica - si legge nella delibera approvata dall’Amministrazione settimese - colpisce molte famiglie settimesi, determinando una serie di problematiche tra cui assume rilevante importanza la questione casa. Il numero degli sfratti per morosità incolpevole è rilevante e non sempre gli strumenti pubblici garantiscono tempestività negli interventi. La disponibilità di alloggi di Edilizia sociale o di alloggi privati da destinare ad altre forme di aiuto residenziale non consente un tempestivo intervento, rendendo necessaria l’attivazione di un progetto di sostegno all’emergenza , per nuclei in carico ai servizi sociali e su istanza del Net attraverso l’individuazione di strutture residenziali temporanee oppure, in caso di indisponibilità delle stesse, un impegno di spesa con la proprietà affinché con il rinvio dello sfratto sia consentita al nucleo la permanenza nell’alloggio».

Spiega ancora l’assessore Salvi. «Al momento, tra persone che sono sistemate in un residence ed altre che in accordo con i proprietari di casa a cui è garantito un contributo, restano all’interno della loro abitazione, abbiamo 6 casi. C’è poi il progetto Adulti in difficoltà, che era partito durante la scorsa Amministrazione seguito dall’assessore Angelo Barbati, che si realizza al Fenoglio con l’intento di garantire un posto a persone che si trovano in una situazione di difficoltà. Attualmente qui sono 12 le persone ospitate. E’ inoltre partito un progetto di co-housing sociale per le donne, che prevede allo stato attuale della situazione, tre inquilini, e sta per essere attivato anche un progetto di co-housing al maschile».

Facendo un’analisi della situazione, Salvi puntualizza: «I numeri delle richieste purtroppo superano quelli delle disponibilità. Ci sono anche degli alloggi che sono vuoti ma che necessitano di interventi importanti per poter essere poi messi a disposizione di chi ne ha effettivamente necessità. Sempre durante la passata Amministrazione era stato attivato il progetto di “auto-recupero”. Ora stiamo cercando delle soluzioni che ci possano permettere di riattivarlo. Ma quello che deve essere chiaro è che si tratta di soluzioni che sono comunque lente rispetto a quelli che sono i bisogni che vengono espressi ogni giorno dalla popolazione».

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