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Settimo Torinese rinnova il bonus trasporti: rimborsi estesi anche a chi non ha la patente

Domande fino al 16 gennaio 2026. Dal rimborso totale ai contributi graduati per under 26, over 65 e persone senza patente, in base all’ISEE

Settimo Torinese rinnova il bonus trasporti: rimborsi estesi anche a chi non ha la patente

Il Comune di Settimo Torinese ha annunciato la riattivazione e l’ampliamento del bonus trasporti, un sostegno economico rivolto ai residenti che utilizzano abbonamenti di treno e autobus.

Settimo Torinese rinnova il bonus trasporti: rimborsi estesi

La misura introduce una novità importante rispetto al 2024: il rimborso è esteso anche a chi non possiede la patente di guida, oltre alle categorie già agevolate degli under 26 e degli over 65.

Le richieste potranno essere presentate fino al 16 gennaio 2026.

Chi può ottenere il rimborso

Il bonus è riservato ai residenti a Settimo Torinese che rientrano in una delle seguenti condizioni:

  • Titolari di abbonamento “Under 26” GTT;
  • Titolari di abbonamento Formula 3 (mensile o annuale) con meno di 26 anni oppure più di 65 anni;
  • Persone senza patente di guida, indipendentemente dall’età;
  • È richiesto un ISEE inferiore a 16.100 euro.

Come presentare la domanda

Per ottenere il rimborso è necessario compilare l’apposito modulo, disponibile sul sito del Comune. È riconosciuta la retroattività: si può chiedere il rimborso anche per abbonamenti acquistati da gennaio 2025, allegando le ricevute.

Quanto si può ottenere

Per gli abbonati under 26 e per chi non possiede la patente:

  • Rimborso totale con ISEE da 0 a 6.100 euro;
  • Fino a 120 euro con ISEE da 6.100,01 a 9.100 euro;
  • Fino a 80 euro con ISEE da 9.101,01 a 16.100 euro

Per gli abbonati over 65:

  • Rimborso totale con ISEE da 0 a 6.100 euro;
  • Fino a 80 euro con ISEE da 6.100,01 a 9.100 euro

Un sostegno economico e sociale

«L’obiettivo del bonus è duplice: da un lato dare supporto alle famiglie, dall’altro favorire l’utilizzo dei trasporti pubblici – interviene l’assessore Arnaldo Cirillo –. La scelta di includere anche le persone senza patente è nata in seguito all’attivazione del progetto Tilde, dove è emerso chiaramente come le difficoltà di trasporto siano uno dei principali ostacoli all’inserimento lavorativo, in particolare delle donne».