Settimo Torinese: presentato il Fondo per sostenere le vittime di violenza domestica
Un progetto promosso dal Rotary Club per offrire un rifugio sicuro alle donne in pericolo

Venerdì 7 marzo, nella sala Levi della biblioteca Archimede di Settimo Torinese, è stato presentato il Fondo Antiviolenza, un progetto promosso dal Rotary Club Settimo Torinese in collaborazione con il Comune di Settimo e l'Unione Net.
Settimo Torinese: presentato il Fondo antiviolenza
Si tratta di uno strumento concreto per offrire un ulteriore supporto alle donne vittime di violenza, garantendo un intervento tempestivo anche nelle situazioni di emergenza.
L'evento si è aperto con il saluto istituzionale della sindaca Elena Piastra, che ha sottolineato l'importanza dell'iniziativa. Successivamente, ha preso la parola il presidente del Rotary Club di Settimo, Marco Morrone, spiegando la natura del progetto: «Questo progetto nasce come service, ovvero un intervento sul territorio, sia operativo che finanziario, per essere utili. Quando ci è stato proposto, ci è sembrato fondamentale fare la nostra parte. Sebbene sia uno dei service di quest'anno, abbiamo lasciato aperta la possibilità di intervento anche per il futuro».
A moderare l'incontro è stato il presidente del Consiglio comunale Luca Rivoira, che ha evidenziato come il Fondo Antiviolenza rappresenti una risposta concreta a un'esigenza urgente. «Gran parte dei casi di violenza domestica avviene la sera, la notte e nei weekend, proprio quando i servizi sono chiusi, senza possibilità di intervento. Questo fondo permette ai Carabinieri di mettere in protezione vittime e bambini, allontanandoli dalla violenza».
Il ruolo delle forze dell'ordine e delle strutture di accoglienza
Uno degli interventi più significativi è stato quello del Comandante della Tenenza dei Carabinieri di Settimo, Ivan Pira, che ha spiegato il valore operativo del fondo: «Quando le forze dell'ordine intervengono di notte o nei weekend, spesso ci troviamo di fronte a una vittima che non vuole o non può ricorrere al 'lettino rosa'. Senza una soluzione immediata, diventa difficile garantire la protezione necessaria. Grazie a questo fondo verranno individuate strutture sicure e segrete, disponibili per ospitare le vittime e i loro figli, offrendo loro una protezione immediata».
Dati e prospettive: la parola al Centro Antiviolenza
A fornire un quadro della situazione locale è stata Paola Ferrero, presidente del Centro Antiviolenza Uscire dal Silenzio, che ha illustrato i numeri dell'emergenza: «Nel 2024 abbiamo seguito 50 casi, mentre nei primi mesi di quest'anno sono già 10, con 16 situazioni aperte. Non tutti i casi sono gravi allo stesso modo, ma la situazione rimane delicata».
A concludere la presentazione sono stati Stefano Maggio, direttore dell'Unione Net, e Chiara Capussotti, responsabile dell'area famiglie e minori dell'Unione Net, ribadendo il valore di questa collaborazione tra pubblico e privato per garantire una rete di protezione efficace e tempestiva.
L'iniziativa, aperta a contributi di diverse realtà, si propone come un importante passo avanti nella gestione delle emergenze legate alla violenza domestica, affrontando una fragilità ancora troppo diffusa nel territorio.