Servizi per l'infanzia

Settimo: nuovo regolamento comunale per gli asili nido, dibattito sui criteri

"Ingiusto che dipendenti comunali scavalchino situazioni di fragilità" è l'accusa del consigliere di FdI Maiolino

Settimo: nuovo regolamento comunale per gli asili nido, dibattito sui criteri
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Priorità ai bambini in carico ai servizi sociali e alle situazioni di disabilità all'interno del nucleo familiare. In sintesi, massima attenzione all'inclusività. Con uno sguardo anche all'alimentazione e ai pasti, preparati sulla scorta di tabelle dietetiche predisposte dall'Asl. Sono questi i pilastri principali del nuovo regolamento comunale sugli asili nido, presentato la scorsa settimana in Commissione dall'assessora all'Istruzione, Chiara Gaiola.

Settimo: presentato il nuovo regolamento per i nidi

In vista dell'affidamento dell'appalto, il regolamento, condiviso con il comitato di gestione dei nidi, definisce l'approccio pedagogico del servizio. E indica l'ordine di priorità che verrà seguito nella formazione della graduatoria.

«Al momento siamo a lista d'attesa zero e speriamo di continuare a coprire la totalità dei bisogni, ma in ogni caso bisogna darsi dei criteri», illustra Gaiola, sottolineando che in cima alla lista ci sono i figli di cittadini residenti a Settimo. Tra loro, un punteggio maggiore spetta ai bambini segnalati dai servizi sociali o dall'Asl, seguiti da chi è rimasto escluso nella graduatoria precedente e da quelli che nel nucleo familiare hanno casi di disabilità certificata.

Slittano al quarto posto i figli dei lavoratori dipendenti del Comune, mentre subito dopo figurano quelli che hanno un solo genitore.

Il dibattito sui criteri

Ed è questo uno degli aspetti su cui Enzo Maiolino, capogruppo di Fratelli d'Italia, storce il naso. «Mi piace molto il nuovo regolamento, compresa l'attenzione verso le famiglie che hanno invalidità – premette -. Ma un bambino di 2 o 3 anni che magari ha un caso oncologico in famiglia non è tanto diverso da uno che non ha il genitore. Mi piacerebbe equiparare queste due situazioni».

Le risposte di Piastra e Gaiola

«Mi sembrerebbe strano e preoccupante se non ci fosse dibattito sui criteri – replica Gaiola -. Si è scelto di fare attenzione all'aspetto del welfare ma se ci sono casi difficili si ritorna in cima alla graduatoria».

«Se mettessimo tutto nello stesso punto, quindi disabilità e presenza di un solo genitore, paradossalmente rischiamo una disequità perché con quel punteggio finirebbero molti bimbi e servirebbe un sotto-criterio. In queste situazioni, ci aiuta la relazione dei servizi sociali», ha aggiunto la sindaca Elena Piastra, ribadendo l'importanza del nido che rappresenta «un servizio fondamentale per la qualità del vivere».

«Gli uffici e l'assessora stanno lavorando per fare in modo che una giovane famiglia residente a Settimo possa vedere in questo servizio un incentivo forte – sottolinea Piastra -. Io non escludo che, se ci avviciniamo alla gratuità del servizio, possano aumentare i numeri dei bambini. Nel corso del mandato, vorrei dover avere il “problema” di realizzare un nuovo nido».

"Ingiusto che dipendenti comunali scavalchino situazioni di fragilità"

Sulla questione Maiolino è poi tornato con un post social, ponendo soprattutto l'accento sulla questione relativa ai figli dei dipendenti comunali: il consigliere ritiene "ingiusto vedere priorità lavorative, nel caso famiglie dei dipendenti comunali, scavalcare in graduatoria fragilità come quelle di una famiglia orfana di un genitore con un bimbo in così tenera età. Per sentirmi rispondere che per loro questo è welfare aziendale, un segnale di attenzione dell’Ente ai suoi dipendenti. Ribadendo che oltretutto questo non rappresenti un onore per i dipendenti del nostro comune, anzi, Fratelli d' Italia ha espresso voto contrario ritenendo non accettabile questa volontà politica di non accogliere questa sensibilità da Noi avanzata. Vigileremo affinché la categoria difesa non venga mai esclusa e sono certo che non avverrà. Ai settimesi resta però un regolamento con una triste macchia che tutti i consiglieri di maggioranza hanno votato malgrado le mie ripetute sollecitazioni, senza fiatare per non smentire Piastra e Gaiola".

La soddisfazione del Pd

Il Partito Democratico invece promuove a pieni voti il nuovo regolamento sui nidi.

Il documento segna un passaggio importante. Un bando cruciale che arriva in una fase di profondo cambiamento per il servizio offerto dal territorio. Solo qualche mese fa, infatti, era stato inaugurato l'asilo Pia Strozzi, «figlio» dell'ampliamento del micronido di via Volta. Intervento che ha permesso di smaltire le liste d'attesa e di arrivare a graduatoria zero. In questo contesto, il regolamento è il tassello di un mosaico più ampio in cui l'obiettivo – come ha sottolineato la capogruppo del Pd, Elena Ruzza – è quello di attrarre in città le giovani coppie. «Il regolamento impatta sulla vita delle famiglie e con il comitato di gestione è stato analizzato ogni singolo articolo», commenta Ruzza.

Entusiasta anche il collega Antonio Augelli. «È davvero importante vedere come si stia ponendo una maggiore attenzione all'inclusione, riconoscendo e valorizzando ogni forma di esigenza sociale – afferma -. Garantire ambienti accoglienti e rispettosi delle diversità è fondamentale per creare una comunità più equa e solidale, dove ogni bambino possa crescere felice e sicuro e con il giusto riguardo verso le esigenze familiari. Questo passo avanti rappresenta un segnale positivo verso un futuro in cui l'inclusione e il rispetto per tutte le esigenze siano al centro delle politiche educative. È stato preso atto delle esperienze e dei casi che ci sono stati segnalati e insieme abbiamo svolto un lavoro coeso, capace di riscrivere non solo un regolamento nuovo ma anche un nuovo capitolo educativo dove la scuola rimane un punto chiave della nostra società».