Settimo, il Dado è pronto: dieci nuovi alloggi per affrontare l’emergenza abitativa
Conclusi i lavori in via Milano, si attende il collaudo: prime famiglie in arrivo a giugno

Il Dado è «tratto». L'edificio di via Milano di Settimo Torinese, da sempre simbolo di accoglienza, si prepara a vivere una seconda vita con dieci nuovi alloggi che permetteranno di rispondere all'emergenza abitativa e di rilanciare il quartiere Rio San Gallo.
Settimo, il Dado è pronto
I lavori sono praticamente ultimati e ora si attende solo il collaudo da Roma prima di poter procedere con la consegna delle abitazioni, che avverrà sulla base della graduatoria pubblica.
Intanto, oggi, martedì 29 aprile, nel corso di una Commissione in loco, i consiglieri comunali potranno visitare la struttura.
«Il Dado è finito. Questa settimana si sono conclusi anche i lavori del teleriscaldamento e mancano solo delle rifiniture all'esterno – conferma la sindaca Elena Piastra -. Adesso aspettiamo il collaudo, in particolare quello sulle opere del Pnrr. Spero che nel mese di giugno possano già entrare le famiglie»
Il progetto nel dettaglio
Il progetto, che ha ricevuto un finanziamento di circa un milione e 800.000 euro attraverso uno dei bandi Pnrr vinti dalla città della Torre, si snoda su un edificio di tre piani che contiene complessivamente dieci unità abitative.
Otto alloggi saranno assegnati ai nuclei familiari, mentre gli altri due sono destinati a progetti sociali che verranno approvati dalla Giunta nel mese di maggio.
Nel dettaglio, un bilocale sarà assegnato ad un coabitante, ovvero un educatore o educatrice che si occuperà di gestire le dinamiche familiari presenti all'interno del Dado.
L’obiettivo è quello di incentivare la costruzione di una vera e propria comunità, in modo da trasformare la struttura nel simbolo del riscatto sociale. Un altro appartamento, invece, prevede la realizzazione di un percorso insieme all'Asl, in particolare al Centro di salute mentale, per promuovere l'autonomia abitativa.
Questione abitativa: i prossimi passi
Ma la consegna del Dado rappresenta solo il primo di una serie di interventi messi in campo dall’Amministrazione sul tema dell’abitare. In attesa del nuovo bando sulle popolari (la deliberà verrà approvata a maggio, ndr), resta alta la guardia sulla riqualificazione delle case Atc. In cima alla lista delle priorità c’è la manutenzione degli alloggi di via Petrarca ma prosegue anche il dialogo sulla ricostruzione delle case di via Foglizzo.
«Ci sono stati tre incontri con il Comune di Torino e abbiamo visto in diverse occasioni anche Atc. Ci siamo concentrati soprattutto su via Petrarca che necessita in modo prioritario di interventi e poi si è parlato di via Foglizzo che rappresenta un discorso più complesso come impatto economico e scelta politica. Ma stiamo andando avanti e Torino sta valutando una serie di proposte – aggiunge Piastra –. Per ora, anche il nuovo presidente di Atc (Maurizio Pedrini, ndr) mi è sembrato operativo e disponibile. Gli abbiamo chiesto di riattivare l’ufficio di Atc all’interno del Comune, almeno una volta alla settimana, perché per i cittadini è importante avere la possibilità di chiedere informazioni senza dover andare in corso Dante o parlare via mail. E poi si è ragionato anche sull’autorecupero. Negli anni scorsi, Settimo è stato uno dei primi Comuni a ripartire con questo progetto e abbiamo dato la disponibilità a proseguire non appena avremo le case».