L'evento

Settimo, da oggi (1 luglio 2022) apre ufficialmente al pubblico il Much - Museo della chimica

Un percorso espositivo che si snoda su due piani e che conta stanze adibite a laboratori, una sala conferenze, il planetario, l'ex ufficio di Primo Levi e poi ben cinque sale in cui è possibile entrare in contatto con l'intero mondo della chimica, in ogni sua forma

Settimo, da oggi (1 luglio 2022) apre ufficialmente al pubblico il Much - Museo della chimica
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Settimo, da oggi (1 luglio 2022) apre ufficialmente al pubblico il Much - Museo della chimica.

Much- Museo della chimica

Quella di oggi, venerdì primo luglio 2022, è certamente una giornata speciale per Settimo. Dopo l'inaugurazione ufficiale, apre infatti ufficialmente al pubblico il Much, Museo della chimica.

L'ex fabbrica di Primo Levi

Quella palazzina di via Leinì 84, nota alla città come la Siva, la storica fabbrica di Primo Levi, si appresta a cambiare abiti e a vestire i panni di un luogo formato famiglia dedicato interamente alla divulgazione scientifica. Stupire, insegnare, divertire e stimolare sono le parole chiave che caratterizzano il Mu-ch, una struttura che promuove la diffusione della chimica attraverso un museo interattivo in cui è possibile toccare la scienza con mano, adottando un linguaggio comprensibile che non parla solo a Settimo ma a tutto il nostro Paese.

Una bella opportunità

Un percorso espositivo che si snoda su due piani e che conta stanze adibite a laboratori, una sala conferenze, il planetario, l'ex ufficio di Primo Levi e poi ben cinque sale in cui è possibile entrare in contatto con l'intero mondo della chimica, in ogni sua forma. «È un museo per tutti», raccontano i responsabili del Gruppo Pleiadi, che hanno allestito le sale ricche di exhibit e di installazioni interattive. «Il target principale a cui abbiamo fatto riferimento – proseguono - è quello compreso tra i 4 e i 13 anni, ma, in realtà, è un luogo in cui anche gli adulti possono sperimentare e divertirsi». Una tavola interattiva degli elementi è il biglietto di benvenuto di uno spazio suddiviso in cinque differenti aree, ciascuna contrassegnata da un ambito e un colore differente. C'è la zona, ad esempio, dedicata alla chimica fisica, quella elettrochimica, senza tralasciare lo spazio dedicato alla chimica dei materiali e alla biochimica. Infine, come ciliegina sulla torta, il chemical-bar, ossia un american bar, stile anni Ottanta, in cui realizzare cocktail direttamente con gli elementi chimici. Nelle sale del Mu-ch, realizzato anche grazie al contributo del Centro Internazionale di Studi Primo Levi, c'è spazio per tutti i gusti e le forme della materia. Un luogo che propone attività di supporto a quelle scolastiche e un posto in cui le famiglie possano trascorrere del tempo di qualità, unendo, come si suol dire, l'utile al dilettevole. «Finalmente ci siamo», è il commento di Silvano Rissio, presidente di Fondazione Ecm. «Ci abbiamo lavorato tanto. Si tratta di una proposta innovativa, originale e divertente», ha proseguito Rissio, spiegando come il museo rappresenti per Settimo «un notevole salto in avanti da un punto di vista culturale», soprattutto se si considera l'area in cui il Mu-Ch trova casa. Quel quartiere di Borgo Nuovo che, presto, sarà al centro di un importante piano di riqualifica che, in qualche modo, parte proprio dall'ex palazzina della Siva. «Questo è il primo elemento di trasformazione del quartiere – ha spiegato la sindaca, Elena Piastra – che presenta una grande capacità di attrazione in vista di tutta una serie di interventi che riguarderanno anche altri punti della zona, tra cui l'asse di via Fantina». Una funzione attrattiva importante – quella del Mu-ch – che conserva al suo interno alcune proprietà intrinseche della città e la scelta strategica di recuperare uno spazio chiuso da anni, ripensato grazie ai finanziamenti ottenuti dal bando periferia. «È un luogo che racconta, insieme alla biblioteca Archimede, la capacità del territorio di investire in rigenerazione urbana ed è l'esempio per eccellenza di recupero di una fabbrica chimica che torna a diventare un punto di riferimento anche al di fuori di Settimo», illustra Piastra, soffermandosi sul valore simbolico del Mu-ch, fondato sul ricordo di Primo Levi e sulla quella materia chimica attorno alla quale «la nostra città cresce e si forma». «Settimo – conclude la sindaca - investe da dieci anni sul tema della divulgazione scientifica e questo spazio si inserisce proprio in quella logica orientata a promuovere la diffusione della scienza tra i più giovani, in particolare tra bambini e famiglie».

Per tutte le informazioni e gli orari è possibile consultare il sito internet www.mu-ch.it

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