Commento

Settimo Comune Sostenibile, la voce di Legambiente: «Non bastano i numeri, servono azioni concrete»

Gianpiero Rocchetti: «Consumo di suolo al 41%. Urgenti interventi su trasporti, energia e mobilità per contrastare davvero la crisi climatica»

Settimo Comune Sostenibile, la voce di Legambiente: «Non bastano i numeri, servono azioni concrete»

Dopo la presentazione dei dati della Rete dei Comuni Sostenibili da parte dell’amministrazione comunale, che aveva sottolineato il miglioramento degli indicatori di sostenibilità registrato negli ultimi anni, interviene Legambiente Settimo Torinese con alcune osservazioni critiche.

Settimo Comune Sostenibile, la voce di Legambiente

In particolare, Gianpiero Rocchetti evidenzia come i dati diffusi, pur confermando una tendenza positiva su diversi fronti, non tengano in considerazione alcune questioni ritenute fondamentali nella lotta al cambiamento climatico:

«Settimo, secondo i dati Ispra, ha consumato suolo per il 41% del suo territorio, una cifra molto alta. Il consumo di suolo è un elemento determinante per il cambiamento climatico. Nel report comunale non abbiamo riscontrato azioni immediate di contrasto alla crisi in atto, come la decarbonizzazione di trasporti e riscaldamenti, incentivi alla mobilità sostenibile con una rete ciclabile urbana, la diffusione delle energie rinnovabili e una revisione della viabilità che riduca il peso dell’automobile a favore del trasporto pubblico».

Secondo Rocchetti, infatti, non bastano indicatori e percentuali per misurare l’impegno di una città sul fronte ambientale:

«Legambiente crede che per combattere la crisi climatica servano atti concreti e immediati, non solo numeri. Torino è stata più volte capitale europea dell’inquinamento atmosferico e Settimo, che si trova a poca distanza, non può permettersi di rimanere indietro».