Settimo: cittadini esasperati per il caos notturno in piazza Libertà (e non solo)
"Giocano a pallone a qualsiasi ora, si arrampicano sui lampioni, calciano lattine e bottiglie: tutti sanno ma nessuno interviene"
C'è chi racconta di dormire con le finestre chiuse nonostante il caldo per sentire un po' meno rumore, chi parla di bivacchi e pallonate contro le saracinesche. Un problema, quello del disturbo della quiete in orario notturno, con cui Settimo Torinese, come molti altri centri urbani, fa i conti da molti anni.
Settimo: caos in piazza Libertà
Poche Settimane fa avevamo dato voce alle lamentele dei residenti nella zona di piazza Frediano, stavolta tocca a piazza della Libertà e dintorni.
Un post scritto su una delle pagine social dedicate alla città di Settimo da Franco Masciandaro, commerciante ortofrutticolo e pugile, candidato nella lista della Lega nell'ultima tornata elettorale a Settimo Torinese, e finito proprio pochi giorni dopo l'esito elettorale al centro di una bufera politica e mediatica per alcune sue dichiarazioni, ha acceso il dibattito sul grado di sicurezza della città, soprattutto nelle ore serali e notturne.
Stando a quanto raccontato da Masciandaro, qualche sera fa, mentre con alcuni amici si apprestava a scendere le scale per il parcheggio sottostante il municipio, sarebbero stati raggiunti dai vetri di una bottiglia in frantumi, lanciata da un ragazzo.
Un racconto che diventa lo spunto per una proposta: "Dateci la possibilità di presidiare le zone più ingestibili e vi garantisco che in una settimana la situazione si rimette in ordine. Siamo un gruppo di volontari che si battono per l'ordine della città. Noi non vogliamo che i nostri figli crescano in questa giungla, noi vogliamo un paese pulito, ordinato e disciplinato".
Le testimonianze dei cittadini
Sotto al post, al di là dei commenti di chi si è mostrato scettico sia nei confronti del racconto sia della proposta, c'è stato anche chi ha voluto confermare l'esistenza di un effettivo problema di ordine pubblico in piazza della Libertà e nelle zone circostanti.
"Spero che qualcuno di buon senso voglia assumersi la responsabilità di rendere Piazza della Libertà un luogo civile e non abusato da ragazzi maggiorenni che di notte fanno loro la piazza - ha scritto una cittadina - Inutile averli ripresi, aver chiesto loro con modi cortesi di moderarsi. Niente di niente! Giocano a pallone a qualsiasi ora della notte, si arrampicano suo lampioni, usano le lattine e le bottiglie come palloni, usano le saracinesche dei negozi come porte di calcio. Saltano sul palco completamente lasciato alla mercé di chiunque da aprile a dicembre. Tutti sanno... ma nessuno interviene. Essere residenti in Piazza non deve essere una colpa da espiare. I cittadini devono essere tutelati a prescindere dal luogo in cui risiedono".
"Io abito in centro a Settimo e onestamente quasi ogni notte ne succede sempre una - si legge in un altro commento - oltre trovarci bottiglie di birra spaccate a metà... una notte ci hanno svegliato talmente il rumore è stato forte e ci avevano rotto il vetro del portone... che ci dobbiamo fare... oltre ragazzini che urlano come se niente fosse e alcuni che girano con la cassa di musica fino alle 4 di notte e mia figlia di 1 anno si deve svegliare continuamente, quindi siamo costretti a tenere le finestre chiuse. Pazienza, poi si parla tanto di barriera di Milano...".
Le testimonianze continuano:
"Gli stessi gruppi di giovanotti e giovanotte, lordi di sana pianta, transitano anche in via Italia e piazze limitrofe e alle 3 del mattino non si riesce ancora a dormire. Purtroppo non è colpa del Comune e tanto meno di mancanza di sorveglianza, però non si vede nemmeno di giorno, tranne gli ausiliari che girano tutto il giorno come trottole, bensì delle famiglie a cui non interessa dove siano i propri figli a determinate ore della notte. E queste generazioni ahimè ci dovranno pagare la pensione?".
E ancora: "Ne abbiamo di schiamazzi notturni dove si può giocare con la palla si fanno gare con le moto fino alle 2 di notte tutto questo non è in un parco, ma bensì inizio di via Italia, zona pedonale dove bivaccano senza ritegno, hanno le panche, i tavolini, dove possono sostare quanto vogliono. Forse dei controlli sarebbero un sollievo per i cittadini della zona e per la quiete pubblica".