Settimo calcio: 550mila euro per convertire il campo in erba sintetica
Intanto la Polisportiva River Settimo continua le sue rimostranze verso l'amministrazione per la mancanza di spazi in cui allenarsi
Il «match» tra Polisportiva River Settimo e l’Amministrazione comunale va ai tempi supplementari. Dopo il primo round della scorsa settimana, in cui la società sportiva denunciava l’assenza di un impianto disponibile sul territorio per le partite della prima squadra iscritta alla terza categoria, è ancora guerra aperta con il Comune di Settimo.
Continua la polemica a distanza, via social, del River Settimo
«Toc toc, c’è nessuno?», domanda il River in un post al vetriolo pubblicato sulla propria pagina social per annunciare la decisione di monitorare «tutte le settimane, con attenzione, ciò che è inerente agli impianti sportivi».
Al centro dell’attenzione, in particolare, il campo «Renzo Valla» che, dopo il trasloco della Pro Eureka, risulta inutilizzato. Un impianto richiesto dal River, società di Settimo Torinese, attualmente costretto a giocare a Torino. Ma, a quanto pare, non è ancora arrivato nessun riscontro.
«Dopo i post della scorsa settimana pubblicati da noi su Facebook - sottolinea il presidente della Polisportiva River Settimo Alessandro Biondi - non è successo assolutamente nulla. Tutto tace, continuiamo a non avere delle risposte».
«Il silenzio assordante dell’Amministrazione comunale - si legge poi in un altro post pubblicato nel weekend sulla pagina del River - lascia pensare che non sappiano cosa rispondere oppure che usino la famosa strategia del tanto tra un po’ nessuno ricorda e tutto passerà nel dimenticatoio».
La replica dell'Assessore
La replica dell’assessore allo Sport Giancarlo Brino: «Ci sono delle scadenze e delle regole che vanno rispettate. Il regolamento prevede che tu debba partecipare ad un bando. In questo caso, il bando dei campi Valla e Sattin, come altri, scade il 31 dicembre 2024. Da lì in avanti, tutte le società che vogliono possono partecipare al riaffidamento degli impianti e quindi alla gara». Un concetto che Brino ha sottolineato anche durante la Commissione sul Dup, in seguito alla domanda da parte delle forze di opposizione. In sostanza, per l’Amministrazione comunale, da normativa, in questo momento non è possibile affidare il campo ad un’altra società, a meno ché non arrivi una presa di posizione differente dall’attuale concessionario del campo.
Il punto sugli impianti del territorio
Durante la commissione della scorsa settimana, il vicesindaco Brino ha analizzato lo stato dei vari impianti del territorio. È notizia di qualche giorno fa, a tal proposito, l’approvazione del progetto di fattibilità tecnica ed economica per i lavori del campo Levi, casa del Settimo calcio. In sinergia con la società, come si legge nella delibera di Giunta, gli interventi prevedono «la conversione del manto in erba naturale con manto in erba artificiale» per un investimento complessivo di oltre 550.000 euro.
«Attualmente abbiamo 11 impianti sportivi comunali, oltre alle palestre scolastiche utilizzate fuori orario didattico, e più di 20 punti attrezzati per l'attività libera – ha spiegato Brino in Commissione –. Siamo costantemente attenti agli impianti che devono essere sicuri e gradevoli, come dimostrano gli interventi di questi anni. Abbiamo messo a norma il palazzetto di via San Benigno, c'è stata la manutenzione radicale del campo Aluffi nell’ambito del bando Sport e Periferie, e adesso stiamo rivedendo l'impianto di tiro con l'arco all’interno del parco Castelverde. In via Cascina Nuova abbiamo sistemato l’illuminazione mentre al Sattin il concessionario sta finendo gli ultimi lavori. Tra gli obiettivi in programma, adesso c’è la ristrutturazione dell’area del Bosio che abbiamo intenzione di rendere fruibile alle associazioni della zona».