Gassino Torinese

«Serve più buon senso e rispetto per i diritti delle persone disabili»

A sottolineare la questione è Giuseppe Butera, che invita ad una maggiore attenzione i cittadini

«Serve più  buon senso e rispetto per i diritti delle persone disabili»
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«Serve più buon senso per le persone disabili. I parcheggi riservati? Quasi sempre occupati da chi non ne ha titolo».

Diritti persone disabili

Si sa, quanto al rispetto delle regole del Codice della Strada siamo tutti piuttosto indisciplinati. Ed una delle inflazioni più ricorrenti è indubbiamente posteggiare negli stalli riservati ai disabili anche senza dell’apposito tagliandino. Un malcostume che, a pochi giorni dal Disability Pride – la parata indetta per le vie di Torino dai portatori di handicap per rivendicare una maggior inclusione – fa davvero indignare.

La testimonianza

Accade anche sul territorio, sostiene Giuseppe Butera, ex volontario della Protezione civile, affetto da una quasi completa cecità a causa di una patologia che lo ha colpito agli occhi. Lo ha potuto constatare in prima persona, accompagnato in auto dalla moglie per sbrigare alcune commissioni. Esperienza diretta che gli ha permesso di appurare come i punti più critici, quelli dove lo stallo riservato ai portatori di handicap viene puntualmente occupato da auto che non ne avrebbero diritto, siano per lo più le farmacie e gli istituti bancari del centro, cioè gli esercizi commerciali ed i servizi interessati da un maggior via vai di clienti. «Questa situazione va avanti da tempo. Puntualmente arrivato qui davanti trovavo il posto occupato da auto senza apposito tagliandino. La cosa alla fine mi ha esasperato e ho deciso di renderla pubblica per provare a sensibilizzare i miei concittadini» afferma Butera davanti alla farmacia di strada Bussolino. Proprio qui ci siamo «appostati» insieme a lui per una mezz'ora, monitorando la situazione. In effetti ben 3 automobilisti su 4 hanno fatto i furbetti, occupando il parcheggio per disabili seppur sprovvisti del famoso cartoncino azzurro, per lo più per soste brevi al di sotto  dei 5 minuti. «Prevale la pigrizia, e si occupa spesso il primo posto libero che si trova. E poi c'è anche chi sistema l’auto sulla zona zebrata accanto allo stallo, spazio utile a favorire la salita e discesa delle carrozzine».

Appello

L’appello di Giuseppe Butera è dunque al buon senso. A mettersi una mano sulla coscienza e riflettere prima di occupare un posteggio che potrebbe, nei minuti immediatamente successivi, tornare utile a chi ne ha davvero la necessità. Ma anche alle istituzioni, a prestare più attenzione al rispetto di queste basilari regole di convivenza civile. «Agli automobilisti dico: mettetevi nei panni di chi non ha le vostre stesse possiblità motorie, prima di occupare gli stalli per disabili. Immaginate quante difficoltà li state costringendo ad affrontare per raggiungere, esattamente come voi, la farmacia, il panettiere o la banca. Inoltre qualche controllo in più da parte della Polizia Locale non farebbe male. Anche perché in questa zona – afferma facendo riferimento alla piccola area commerciale tra via Chivasso e strada Bussolino – la sosta è davvero indiscriminata. Talvolta le auto occupano pure i marciapiedi, mettendo ulteriormente in difficoltà i portatori di handicap».

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