Scuole e Comune alleati a sostegno di chi vive un disturbo dell'apprendimento
Presentazione ufficiale del nuovo protocollo ideato per individuare e lavorare su fragilità che potrebbero determinare future difficoltà scolastiche

Ha suscitato interesse la sera di mercoledì 4 dicembre, l'incontro promosso dall’IC2 in collaborazione con IC1 e il Comune di San Mauro Torinese incentrato sul tema "Rete Dislessia e accessibilità: dare a tutti le stesse opportunità".
Scuole e Comune alleati per chi vive un dsa
La presentazione ufficiale di un nuovo protocollo supportato dal Comune di San Mauro Torinese attraverso un contributo triennale con l'obiettivo di individuare e lavorare su fragilità che potrebbero determinare future difficoltà scolastiche, possibili disturbi specifici di apprendimento (DSA), attraverso uno screening con esperti esterni.
Il protocollo raccoglie l'esperienza positiva avvenuta nelle scuole di Nichelino che ha visto il diretto coinvolgimento dell'Associazione Italiana Dislessia, rappresentata nella serata di mercoledì 4 dalla vicepresidente Maria Enrica Bianchi. Bianchi ha sottolineato l'importanza del ruolo della La Legge n. 170 dell’8 ottobre 2010 che riconosce la dislessia, la disortografia, la disgrafia e la discalculia quali disturbi specifici dell’apprendimento. Sempre questa legge tutela il diritto allo studio dei bambini e ragazzi con DSA e offre alla scuola un’opportunità per riflettere sulle metodologie da mettere in atto per favorire tutti gli studenti, dando spazio al loro vero potenziale in base alle loro peculiarità.

La logopedista Veronica De Giorgio ha illustrato le modalità di attuazione del protocollo che coinvolgerà le scuole primarie sanmauresi. La figura selezionata per ricoprire tale ruolo si interfaccerà direttamente con gli insegnanti, seguendo linee guida specifiche, per rendere più rapida l'attività di screening e facilitando la comunicazione con le famiglie.
A conclusione dell'incontro, l'intervento di Bruno Orifalco, volontario AID, ha posto l'accento sul necessario cambio di paradigma passando da "Disturbi Specifici dell'Apprendimento" a "Diversi Stili di Apprendimento" proprio per sottolineare l'importanza della valorizzazione di diversi stili cognitivi e il ruolo degli strumenti compensativi utili a costruire consapevolezza.