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Scuola e buoni pasti: "Le fasce Isee sono da rivedere per aiutare le famiglie"

Fratelli di Italia ha presentato un'interpellanza sulla questione

Scuola e buoni pasti: "Le fasce Isee sono da rivedere per aiutare le famiglie"
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«Un tariffario che va rivisto». Così Fratelli d'Italia di Settimo Torinese battezza il sistema che stabilisce le rette della refezione scolastica.

Scuola e buoni pasti

Tariffe che, durante il Consiglio comunale di giovedì 25 luglio, sono state oggetto di un'interpellanza presentata dal partito di Giorgia Meloni per capire meglio «la linea di indirizzo» del Comune. «L'Amministrazione ha il dovere di essere più incisiva nel sostenere le famiglie, soprattutto quelle con la situazione socioeconomica più fragile», ha illustrato il capogruppo Enzo Maiolino (nella foto), che non cela i dubbi «sul sistema attuale delle riduzioni tariffarie, poco incisive – ribadisce - soprattutto verso quel ceto basso e medio-basso sul quale grava fortemente il carovita attuale».

"Rivedere le fasce Isee"

In particolare, Maiolino si concentra sulle fasce Isee comprese tra i 6.100,01 euro e i 14.000 euro che, rispetto ai 5,45 euro (costo standard di un pasto, ndr), hanno accesso al servizio mensa con una tariffa che oscilla dai 3,90 ai 5 euro a pasto. Una riduzione che – si legge nell'interpellanza - «non è soddisfacente rispetto alla situazione socioeconomica delle famiglie interessate, arrivando quasi al pagamento della tariffa intera nella quarta fascia (Isee da 11.000,01 a 14.000) con una riduzione minima, inferiore al 10%».

E il pasto domestico?

Parte da questi numeri il documento con cui Fdi «inaugura» la propria legislatura tra i banchi dell'opposizione, ponendo l'accento sui bisogni dei nuclei familiari indigenti. Ma non solo. L'interpellanza, infatti, chiede conto anche del «pasto domestico», una possibilità garantita dalle normative vigenti.

«A Settimo non si trova traccia di questa opportunità che consente al bambino di portare il pranzo da casa e condividere comunque con i propri compagni il valore educativo del tempo mensa», puntualizza Maiolino, che nell'interpellanza chiede «quali azioni verranno svolte per garantire alle famiglie settimesi la libertà di scelta tra il servizio di refezione scolastica o il consumo del pasto domestico».

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