Rilanciare il Partito Socialista e far atterrare anche nella maggioranza di Settimo i temi chiave del Psi. Il capogruppo Alessandro Scopel, neo segretario dei socialisti di Torino, detta la linea politica e si affaccia sul panorama metropolitano e regionale.
Scopel rilancia i socialisti e fa l’assist a Piastra
Capogruppo, come è nato il percorso politico con i socialisti?
«A marzo del 2025, dopo una storia ventennale, ho deciso di passare dal Pd al Partito Socialista che racchiude a pieno i miei valori progressisti, riformisti, democratici ed europeisti. Il Psi è l’unico vero partito che c’è sempre stato. Sembra una frase fatta, ma tutti hanno un padre, un nonno o uno zio socialista. Oggi, in Piemonte, il Psi va rilanciato. Io faccio politica da circa 20 anni, sono uomo della pubblica amministrazione, lavoro in sanità, ho amministrato le società partecipate e queste esperienze mi hanno portato ad avere una forza importante sul territorio. Serviva una svolta e sia dal nazionale che dalla Regione hanno deciso di investire sulla mia figura».
Quale è la linea politica che ha tracciato?
«Un partito indipendente. Vogliamo creare una lista ad ogni elezione. Siamo stati invitati da Pino De Michele per il progetto Alleanza civica per il Piemonte, poi parteciperò ad un incontro con Casa riformista. Se decidessimo di entrare in coalizione con qualcuno, lo faremo da protagonisti e mai da gregari».
Un progetto così ambizioso come si incrocia con il percorso tra i banchi del Consiglio comunale?
«Settimo è la città per eccellenza del socialismo. Basti pensare all’ex sindaco Giovanni Ossola, che è inarrivabile, ma lavorerò per fare anche solo la metà di quello che ha fatto lui».
Partendo da quali temi?
«Sanità, sicurezza, lavoro e scuola. In città c’è da affrontare la parte relativa all’Asl To4 e all’Ospedale di Settimo che, ad oggi sta, vivendo nell’incertezza più totale. Poi, il mio desiderio è che anche i dipendenti della pubblica amministrazione possano usufruire della quattordicesima. In generale, vorrei riservare più attenzione al ceto medio e a quella classe che non sta tutelando né la destra e né la sinistra. E poi, c’è il tema sicurezza su cui come partito siamo intransigenti».
Ovvero?
«Partiamo dal fatto che la sicurezza è un tema di centrosinistra. Il PsI di Torino e di Settimo è vicino ai diritti delle persone ma guarda prima ai doveri e quindi ci vuole una tutela delle forze dell’ordine, più potere ai sindaci e ai prefetti. Ad oggi devo essere sicuro di avere una moglie e una figlia che la sera possano tornare a casa».
«Non mi aspetto nulla ma se chiama, ci sono»
Nella coalizione di Elena Piastra, il Psi è a tutti gli effetti un’altra espressione del campo largo in cui ogni forza ha un suo incarico (o assessorato). Lei adesso si aspetta qualcosa?
«Io credo che la sindaca abbia fatto un gran lavoro. Ci sono tante forze in questo campo largo e credo che non sia stato facile suddividere tutti i ruoli che ogni forza rivendicava e ad oggi non voglio mettere ulteriori pressioni. Però, se lei ritenesse utile per la causa di Settimo il contributo del Psi, nella mia figura, sono pronto a sedermi ad un tavolo e parlare. Diciamo che per curriculum, competenze ed esperienze penso di poter dare il mio contributo».
E sul campo largo che idea si è fatto?
«In linea di massima penso stia funzionando bene. È in dubbio che il Pd lo faccia da padrone, ha i numeri e ho contribuito anche io con i miei voti. Tuttavia, anche le altre forze stanno dando il loro contributo e hanno punti di forza diversi che emergono a seconda dei temi».
A proposito di Pd, qualcuno ha ipotizzato che potrebbe portare al Psi qualche ex collega di partito…
«Ad oggi non vado a fare campagna acquisti o il talent scout. Ci sono dei consiglieri a me vicino ma mai chiederei loro di passare nel Psi. Qualora ci fosse qualcuno interessato, sono disposto ad ascoltarli, La porta non la chiudo a nessuno, ma comportandomi sempre da uomo corretto».
E come segretario metropolitano, è pronto a sostenere Piastra anche in un’ipotetica candidatura in Regione?
«Io credo che la sindaca Piastra sia un’ottima sindaca per Settimo. So di avere avuto la sua fiducia e credo di averla ricambiata. Ha un imprinting moderato e democratico che le permetterà, se vorrà, di coordinare più forze politiche in una coalizione nel panorama regionale o nazionale. Se avrà bisogno del Psi, anche in questo caso, sono disposto a sedermi ad un tavolo».