Ha registrato un’adesione superiore al 65% lo sciopero indetto dai dipendenti della Olon nella giornata di martedì 9 dicembre per chiedere un miglioramento delle condizioni economiche e anche maggiori investimenti da parte della storica fabbrica farmaceutica di Settimo Torinese.
Sciopero Olon a Settimo: adesione oltre il 65%
Alla base della mobilitazione, infatti, come puntualizza la Rsu (rappresentazione sindacale) dello stabilimento, c’è in primo luogo la battaglia annosa che riguarda l’adeguamento del rapporto lavorativo agli inquadramenti previsti dal contratto nazionale.
Una questione prettamente economica che il personale ha messo sul tavolo delle trattative in più occasioni, «senza però – precisa la Rsu – avere mai delle risposte soddisfacenti».
E poi, in seconda battuta, i 360 lavoratori della fabbrica chiedono anche maggiori investimenti da parte dell’azienda farmaceutica in modo da mantenere alta la competitività della Olon nel settore di riferimento. E di conseguenza non perdere la clientela.
I numeri
«Lo sciopero è riuscito e come previsto c’è stata un’adesione alta. I reparti produttivi erano praticamente fermi», confermano i rappresentanti sindacali dell’azienda farmaceutica.
Lo sciopero si è sviluppato su tutta la giornata ed è stato articolato sui tre turni di lavoro previsti in fabbrica. Dal monitoraggio sui tre turni, infatti, risulta che nella fascia lavorativa centrale «delle 150 persone attese, ne sono entrate solo 50» mentre, illustrano nel dettaglio i sindacalisti, «dei 60 turnisti, hanno scioperato in 39».
A questo punto, archiviata la mobilitazione, i dipendenti si aspettano che adesso possano ripartire in modo strutturato le trattative con la società. E che dalle parole si passi ai fatti. «Ora – aggiunge la Rsu – ci aspettiamo che l’azienda ci convochi e che si trovi la strada giusta per risolvere delle divergenze che vanno avanti, ormai, da diversi anni».