Incontro

Sanità nazionale a rischio crack: se ne parla a San Raffaele Cimena

L'appuntamento è promosso dall'Auser di Gassino e dalla Croce Rossa di Gassino e Sciolze

Sanità nazionale a rischio crack: se ne parla a San Raffaele Cimena
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"Servizio sanitario nazionale a rischio crack!". E’ questo il tema dell’incontro che si svolgerà a San Raffaele nella serata di domani, mercoledì 15 novembre, una "replica" dell’appuntamento che era già stato proposto a Castiglione nel teatro della parrocchia con notevole riscontro di pubblico.

Sopra un momento del precedente incontro svoltosi a Castiglione a fine settembre.

L'incontro

La serata, organizzato dall’Auser di Gassino, con il Comitato di Gassino e Sciolze della Croce Rossa, avrà inizio alle 20.45 nel salone parrocchiale di via Ferrarese 18.

Interverranno il primo cittadino sanraffaelese Ettore Mantelli, il presidente del Consiglio di Amministrazione del Consorzio Cisa, Angelo Corrù, il direttore della Struttura Complessa del distretto Chivasso - San Mauro dell’Asl To4 Mauro Trioni, e Giulio Fornero, direttore sanitario di Camminare Insieme, associazione di volontariato che si occupa di assistenza sanitaria.

Per difendere il diritto alla salute

«Anni e anni di tagli alla sanità pubblica stanno spianando la strada a quella privata - spiegano gli organizzatori per presentare la serata - nella quale la salute è una merce da monetizzare. La riforma sanitaria sta per compiere 45 anni, ma lo fa in un momento particolarmente difficile. La continua sottrazione di risorse avvenuta negli ultimi anni, nonostante l’impegno eccezionale dei medici e degli operatori sanitari, ha ridotto il livello dei servizi erogati, lasciando di fatto scoperte le fasce di popolazione più indigenti. Già tre milioni di italiani hanno dovuto rinunciare alle cure sanitarie; gli altri, per avere le prestazioni che sarebbero loro dovute spendono in un anno ben 47 miliardi di euro in più. Come associazione riteniamo che il principio di garantire il diritto alla salute per tutti, a prescindere dalle possibilità economiche di ciascuno, no vada messo in discussione».

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