San Mauro Torinese: Bimboporto festeggia i suoi primi 20 anni
Il 6 settembre 2004 nasceva il polo educativo 0-6, in mezzo a capannoni e depositi dell’autoporto Pescarito
«È il sogno di due amiche, desideravamo una scuola che aiutasse i genitori lavoratori e dove i bambini potessero crescere in serenità».
San Mauro Torinese: Bimboporto festeggia i primi 20 anni
A raccontare questa straordinaria avventura è Patrizia Garrone:
«Il 6 settembre di vent’anni fa nasceva Bimboporto, in mezzo a capannoni e depositi dell’autoporto Pescarito. Ha preso il via dal sogno di Erika e Patrizia, 'visionarie', unite dall’amicizia e dall’essere mamme di una coppia di bambini della stessa età, un maschietto ed una femminuccia per ciascuna, per fortuna erano anche amici tra loro, con accanto due mariti hanno contribuito a sostenere la fatica dei primi anni, bisogna dare onore al merito. Le fatiche ci sono state e sono state molte. Ma anche le soddisfazioni».
«Il sogno consisteva in una scuola che aiutasse le mamme e i papà che lavorano e che hanno bisogno di una struttura che li supporti per orari difficili e molti giorni di calendario, ma anche per i bambini che devono poter crescere in ambienti sicuri, accoglienti, a loro misura, con stimoli adeguati ma anche fantasiosi, con laboratori divertenti e coinvolgenti, il tutto condito da affetto sincero. Bimboporto nasce da subito come polo educativo 0-6, anche se questo modo di definirlo entrerà in uso solo molto più tardi, la legge infatti è del 2017. Ma Bimboporto era, appunto, visionario: bambini da 0 a 6 anni nella stessa struttura con attività, talvolta, insieme. Complice anche il luogo particolare e molto luminoso, con grandi vetrate e un giardino di 650 mq, in mezzo a Pescarito».
«Maestra Gabriella che collabora con noi ancora oggi, maestra Rossella per l’inglese, che oggi lavora a Grugliasco, e poi Alessandra, Rosanna, Manuela, Ileana, Laura, Roberta, Erika S., Viola, Matteo, Loredana, Annamaria, Sara, Simona, Federica, Kicca, Alessia I., Alessia B., Chiara, Veronica, Carola: sono i nomi delle insegnanti e delle educatrici che sono passate e che sono rimaste a Bimboporto, qualcuna per poco, qualcuna c’è dall’inizio, come Letizia in cucina e Clara per tenere tutto in ordine. I primi bambini iscritti sono stati Alberto, Carola, Stefano, Andrea, Martina, Edoardo, Sebastian, Matteo, Luchino, Davide, un altro Matteo, Alessandro, poi Benjamin, Matilde, Mattia, e poi tantissimi fino a oggi. Tutti hanno un posto nei ricordi di Bimboporto e delle insegnanti e delle educatrici che li hanno seguiti nella loro crescita, che è sempre reciproca perché dall’incontro si esce sempre cambiati, e qui possiamo dire di essere cambiati sempre in meglio dall’incontro con i «nostri» bambini. E poi anche tante famiglie da supportare e ricordare con affetto e con alcune siamo legati da una vera amicizia che continua oggi».
«In seguito ci siamo ampliati, prendendo altri spazi disponibili, sempre in corso Lombardia al Pescarito, e da 31 bambini di età nido e una sezione di scuola dell’infanzia siamo passati a 45 bambini di età nido e due sezioni di scuola dell’infanzia, sempre paritaria. Eccoci poi alla crisi del 2008, i cui effetti si sono fatti sentire un paio di anni dopo. Altro punto importante è stato l’essere diventati cooperativa e che ha coinvolto tutte quante le socie che lavorano in Bimboporto, compartecipi anche dei periodi più difficili. Ma ne siamo uscite».
«A proposito di crisi: la pandemia ci ha complicato parecchio la vita ma ci ha anche dato la possibilità di ripartire con orgoglio per le soluzioni adottate e i pochi casi di contagio che sono avvenuti. Siamo tornati, o forse siamo diventati ancora più forti, coese, unite nella difficoltà e nella convinzione che la «pausa» obbligata ci potesse servire per fare più formazione, per essere sempre sul pezzo, nel sostegno ai bambini, alle famiglie e alle colleghe. Essere comunità educante, imparare insieme, fare esperienze insieme, sbagliare e aiutarci insieme, questo è scuola, è comunità di crescita e apprendimento, comunità in crescita e in apprendimento, dove tutti, educatori, insegnanti, e bambini apprendono e sviluppano competenze ogni giorno, in un rapporto virtuoso di scoperta e riscoperta. In questa comunità entra e si compenetra la comunità della famiglia, piccola o grande, stretta o allargata, ma unita alla comunità scuola dall’interesse comune della crescita e sviluppo armonici e sereni dei bambini, bene prezioso in famiglia, unico scopo della scuola.
Settembre è un mese difficile per organizzare la ripresa delle attività e accogliere al meglio i bambini che già conosciamo e i nuovi bambini che arrivano, ma non è detto che non si riesca a festeggiare insieme questo compleanno, state connessi! Se vi riconoscete nelle fotografie (di cui a suo tempo abbiamo raccolto le liberatorie) fatevi sentire! Così ci organizziamo per ritrovarci in un grande abbraccio!»
«Dopo aver ricordato tanti passi fatti nei venti anni, con il cuore soprattutto e con la testa, vi descriviamo un po’ chi siamo, per chi non ci conosce. La scuola dell’infanzia è a indirizzo musicale, come anche il nido, e viene proposta attività con l’insegnante di musica Gabriella Perugini e le sue collaboratrici esperte di musicoterapia, le insegnanti proseguono quotidianamente rilanciando le attività proposte, grazie anche agli incontri di formazione con la docente Perugini. Inoltre, vengono proposti anche altri laboratori, sia da personale dello staff Bimboporto che da personale esterno, quali attività motoria, lingua inglese, narrazione, arte e cucina, danza, teatro, alcuni attivi sempre ogni anno, altri attivati di anno in anno».
«Il nido è composto di due sezioni, una eterogenea di bambini da pochi mesi a circa due anni, l’altra di bambini «grandi», cioè coloro che andranno alla scuola dell’infanzia l’anno successivo. I piccoli sono i gufetti, i grandi gli orsetti, perché come alla scuola dell’infanzia, tendiamo a non evidenziare il loro essere grandi o meno, perché per noi è ovvio che il grande del nido non è il grande della scuola dell’infanzia o grande in assoluto, ma per i bambini non è così ed è inutile e frustrante impregnare l’idea di crescere per avere diritti/doveri. Crescere è naturale, cambiare è naturale, cambiare spaventa (anche gli adulti) ma è normale, e cambiare è un argomento che viene trattato spesso attraverso molte narrazioni, molti giochi, molte cose pratiche, tangibili, il tempo che passa, le stagioni che passano, gli abiti diventano stretti, i giochi diventano noiosi, è ora di cambiare! Cambiare sezione, cambiare attività, cambiare scuola. Questo è il nostro modo di vivere la continuità con la scuola dell’infanzia e con la scuola primaria, affrontare il cambiamento con una 'cassetta degli attrezzi' per non esserne preoccupati».
«La natura, il fuori, le esperienze di bel tempo, cattivo tempo, freddo, caldo, erba, terra, libertà le viviamo in giardino dove 650 mq sono a nostra disposizione esclusiva per esplorare, cucinare polpette di fango, costruire rifugi di rami, saltare, correre, vivere il giardino, gli insetti, gli uccellini, sotto l’occhio attendo delle educatrici e delle insegnanti, regole di base, poche, chiare e condivise per vivere insieme senza problemi, e poi via, liberi di crescere».
«La cucina fresca, il calendario scolastico dal 1° settembre al 31 luglio effettivi, l’orario dalle 7.30 alle 18.30 dal lunedì al venerdì, completano la nostra proposta educativa di ricchezza di tempo e di qualità dei pasti, che sono in tre momenti, frutta fresca tutte le mattine, pranzo e merenda del pomeriggio. Attività sul territorio collegati con le proposte del Comune di San Mauro ma anche con i comuni limitrofi e il gemellaggio con l’associazione Officina sul Po e il loro campo dei Luminambò per attività outdoor da 3 a 6 anni, le camminate sul territorio e nei parchi di Settimo o di San Mauro, sono parte del nostro progetto di vivere il territorio».
«Vi aspettiamo per appuntamenti personalizzati ai nostri recapiti info@bimboporto.it o 3357741240, sul nostro sito www.bimboporto.it o suoi social www.facebook.com/bimboporto, www.instagram.com/bimboportonidoinfanziafism».