Il caso

San Mauro, scuolabus in ritardo alla Pellico: i genitori protestano per le lunghe attese

Il Comune: «Un solo mezzo per 49 bambini, ma stiamo lavorando per migliorare il servizio e offrire più flessibilità alle famiglie»

San Mauro, scuolabus in ritardo alla Pellico: i genitori protestano per le lunghe attese

Attendere anche venti minuti prima di poter salire sul pulmino: è la situazione segnalata da alcuni genitori dei bambini che frequentano la scuola Pellico di via XXV Aprile a San Mauro Torinese. Lamentele arrivate anche al Comune, che conferma le difficoltà legate alla presenza di un solo scuolabus in servizio

San Mauro, scuolabus in ritardo alla Pellico

«I bambini che vanno a scuola alla Pellico devono aspettare il pulmino anche 20 minuti, all’uscita, prima di poterlo prendere per tornare a casa». Nei giorni scorsi alcuni genitori dei bambini che frequentano il plesso di via XXV Aprile hanno contattato anche la redazione de La Nuova Periferia di Settimo, per sottolineare proprio l’eccessivo tempo di attesa.

«Abbiamo fatto presente questa situazione anche all’Amministrazione comunale – hanno puntualizzato proprio i genitori – ma nonostante l’impegno dell’assessore che si è attivato per vedere se le cose potevano cambiare – allo stato attuale la situazione è uguale a prima. I bambini escono alle 14 e il pulmino non arriva prima delle 14.20. Dunque, arrivano a casa quasi un’ora dopo il termine delle lezioni».

Le puntualizzazioni del Comune

E’ l’assessore all’Istruzione Daniele Bagarin a fare il punto della situazione.

«Abbiamo un solo pulmino che copre il territorio e che, effettivamente, arriva alla Pellico, per l’uscita dei bambini, intorno alle 14.20. Bisogna tenere presente che soprattutto in questo periodo, a causa di alcuni lavori che sono in corso, potrebbe esserci qualche ritardo, ma in linea generale lo scuolabus raggiunge via Mezzaluna intorno alle 14.40. Quest’anno i bambini che usufruiscono dello scuolabus sono 49. Abbiamo provato a valutare l’ipotesi di tratte diverse, ma abbiamo constatato che queste avrebbero portato più disagi e per tale ragione abbiamo deciso di mantenere quella originale».

L’assessore fa sapere che per questo servizio il Comune spende circa 72mila euro, a fronte di un incasso di circa 13mila euro e precisa:

«Alle stesse condizioni prima avremmo speso circa 90mila euro. Dunque, siamo andati a razionalizzare i costi ma riuscendo a mantenere la stessa portata derl servizio. Il tragitto casa/scuola, scuola/casa è l’unico che è a pagamento, mentre come Comune garantiamo il trasporto scuola/piscina e le gite. Ora, per far fronte alle diverse esigenze delle famiglie abbiamo proprio la scorsa settimana, approvato in giunta una nuova delibera che prevede la possibilità di poter usufruire del servizio scuolabus solo per l’andata o solo per il ritorno, in base alle diverse esigenze di ogni nucleo. E’ un passaggio ulteriore che abbiamo deciso di approvare nell’ottica di dare una opzione ulteriore alle famiglie».