San Mauro: proteste per gli aumenti della Tari, Seta precisa il motivo
"L’incremento va a compensare l’aumento dei costi verificatosi a seguito dell’impennata inflazionistica" fa sapere l'azienda
Nei giorni scorsi, in particolare sui social, diversi cittadini di San Mauro Torinese hanno lamentato gli aumenti importanti della tariffa rifiuti recapitatagli. Sulla questione si sono sollevate delle polemiche e c'è chi ha fatto alcune ipotesi. Proprio a tal proposito SETA ha voluto precisare che gli aumenti della TARI non sono in alcun modo riferibili a errori di fatturazione come ipotizzato da qualcuno.
San Mauro e gli aumenti Tari
"Qui davvero danno i numeri! Arrivato saldo Tari complessivo anno 2024, euro 358 per 80 metri quadri più box, ho fatto un confronto con la tassa precedente, anno 2017 193 euro... ma in sette anni gli stipendi sono raddoppiati? Almeno il mio no!". Questo il post di un cittadino sanmaurese che ha voluto sollevare la questione dell'incremento della Tassa rifiuti.
"Purtroppo io con casa indipendente con due box pago uno sproposito" ha confermato un'altra cittadina. E ancora, si legge in un altro commento: "Noi 59 mq quest'anno paghiamo 322,60 euro! E una vergogna, quasi 100 euro in più del 2023! E siamo 2 persone! Io e mio marito".
E ancora:
"San mauro torinese e più costoso di Torino mia mamma 100mq 200 euro, io San Mauro 80mq 370 euro. Noi siamo due e va bhe lei è sola ma ha 100 mq"
"Mi è arrivato il conguaglio. È veramente troppo!!!! Con due pensioni minime è sempre più dura...".
"Comune di San Mauro Torinese tari + 10/12%!!! Perché??"
Le precisazioni di Seta: "Nessun errore di fatturazione"
Sulle questione è voluta intervenire direttamente Seta, l'azienda che gestisce il servizio raccolta rifiuti sul territorio. "Nessun errore - si precisa in una nota ufficiale - è stato commesso sulla fatturazione dei servizi che, in forza del nuovo Contratto di Servizio sottoscritto con il Consorzio di Area Vasta CAV-CB16, da ultimo nel 2024, è stata adeguata alle disposizioni di legge in conformità alle indicazioni dell’Ente regolatorio ARERA"
E il comunicato prosegue così: "Giova ricordare che l’attività di SETA è soggetta alla regolazione del servizio di gestione dei rifiuti e igiene urbana disciplinata dall’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente (ARERA) che esercita anche funzioni di controllo a partire dalla Legge di Bilancio 2018 (Legge n.205/2017) che le attribuisce poteri e funzioni. Il valore del costo del servizio imputabile al gestore proviene da modelli e calcoli ben definiti e chiari forniti da ARERA attraverso il Metodo Tariffario Rifiuti (MTR). I parametri di calcolo definiti dall’Autorità, univoci a livello nazionale per il biennio 2024/2025, fanno riferimento alla Delibera ARERA n.389/2023. In particolare, l’Autorità ha concesso ai gestori del servizio un recupero inflazionistico nel biennio pari al 4,5% per il 2023 e l’8,8% per il 2024, per un valore complessivo (composto) del +13,7%".
"L'incremento compensa l'aumento dei costi"
"L’incremento - spiegano da Seta - va a compensare l’aumento dei costi verificatosi a seguito dell’impennata inflazionistica che, dal 2021, a causa delle diverse tensioni geopolitiche, ha colpito tutti i settori. In altri termini, nei due anni precedenti la Società si è fatta carico degli incrementi di costo per servizi, energia e carburanti che vengono riconosciuti dall’Autorità di regolazione con una dilazione di due anni e, di conseguenza, ricadono sulla componente TARI di costo del servizio ai quali si aggiungono i costi determinati dai Comuni e dal Consorzio CAV-CB16".