San Mauro: le panchine poetiche di piazza Europa fanno discutere

Come tutti gli interventi che vanno a ridisegnare il volto di luoghi importanti per una città, anche la riqualificazione di piazza Europa a San Mauro Torinese ha raccolto pareri contrastanti.

San Mauro: le panchine poetiche di piazza Europa fanno discutere

Dopo la presentazione ufficiale, avvenuta venerdì 13 settembre, sui social e non solo, si sono moltiplicati i commenti sul nuovo assetto della piazza, tra apprezzamenti e dure critiche.

La piazza è stata riqualificata grazie al finanziamento di 1 milione e 350 mila euro del patto del Po, veicolato attraverso la Regione Piemonte e del Ministero delle imprese e del Made in Italy, fondi destinati esclusivamente a interventi di riqualificazione a favore del commercio e degli spazi aggregativi nelle città.

Oltre alla sostituzione della pavimentazione e dei sottofondi e alla rimodulazione della viabilità interna, sono stati inseriti nuovi arredi urbani tra cui spiccano le nuove "panchine letterarie".

Si tratta di particolari sedute in cemento la cui struttura riproduce un libro aperto e sulle cui pagine sono riportati versi di autori internazionali in lingua italiana, inglese, francese, spagnola e portoghese. Rodari, D’Annunzio, Byron, Sepulveda ma anche Margherita Hack e Martin Luther King, per citarne alcuni.

Comune denominatore il tema “L’acqua, le colline, il cielo”, elementi caratteristici del territorio — come le arcate del Ponte Vecchio — rappresentati nel marchio turistico della città di San Mauro Torinese.

Oltre ai testi in lingua originale e alle traduzioni riportate integralmente anche sul sito del Comune di San Mauro, chi volesse cogliere questo spunto poetico per approfondire i temi o la conoscenza degli autori può trovare testi e indicazioni di lettura nella Biblioteca Civica Germana Bocca.

Nuove installazioni che stanno facendo discutere: c'è chi le trova antiestetiche e scomode e chi invece le apprezza, soprattutto per la loro valenza culturale.

"Ma la grande scomodità e la bruttezza di queste panchine letterarie? Pensare a qualcosa di meno invasivo e meno massiccio non era possibile? Con il rifacimento della piazza, si aveva la possibilità di valorizzarla, con un piacevole arredo urbano. Questo blocco di cemento sicuramento lo ha peggiorato". E' stato questo uno dei commenti negatici che ha dato il via al dibattito social.

"Sono sculture che promuovono la cultura e si trovano un po' ovunque. Non sono per sedersi, poi se vuole può farlo...
Panchine letterarie, poetiche" ha spiegato qualcun altro.

"Se non sono panchine, allora le trovo delle brutte sculture". "E fare delle panchine comode in cui uno può comodamente sedersi e stare comodo, no? Se uno vuole la cultura va in biblioteca anziché fare questi obbrobri di cemento". "Simpatiche a prima vista ma scomodissime e antiergonomiche, ho provato a sedermi ma sono veramente scomode per la schiena, credo che dopo qualche ora di seduta ci voglia intervento fisioterapista, osteopata o chiropratico per rimettere in sesto la schiena" sono solo alcune delle stroncature arrivate dai cittadini.

Ma sull'altro piatto della bilancia a pesare ci sono anche tante "recensioni" positive. Eccone alcune:

"Sono panchine fatte a libro con pagine di poesie di autori famosi: Pablo Neruda, Gianni Rodari, Gabriele D'Annunzio e molti altri. Queste panchine Libro ci sono in tutta Italia e all'estero. Promuovono la cultura, la voglia di leggere un libro vero. Io le adoro ogni paese che vado, un selfie!"

"A me sinceramente non dispiacciono. Forse perché ho l’occhio abituato perché anche a Bardonecchia ci sono. Però sono messe un po’ in ordine sparso, non so… E comunque per fortuna non tutti abbiamo gli stessi gusti, giusto che ognuno possa dire la sua".

"Io le trovo bellissime..se si può trasmettere un messaggio e avere una panchina perché sempre denigrare? La cultura è importante visto quanta ignoranza c'è in giro".

"A me non dispiacciono, danno anche un bel messaggio culturale, se voglio stare comoda me ne sto sul mio divano, comunque non ci si deve passare delle giornate eh!".