Il caso a San Mauro

Rotonda di piazza Mochino e ponte vecchio: "Offese e danneggiamenti", lo sponsor Borello abbandona

L'imprenditore ha scritto all'amministrazione parlando di “episodi denigratori e diffamatori, nonché atti di violenza e danneggiamenti del verde”

Rotonda di piazza Mochino e ponte vecchio: "Offese e danneggiamenti", lo sponsor Borello abbandona
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La polemica aveva tenuto banco soprattutto sui social tra fine maggio e inizio giugno, quando aveva preso forma l'allestimento della rotonda di piazza Mochino. Un intervento finanziato dall'imprenditore locale Fiorenzo Borello, dell'omonima catena di Supermercati. Le acque poi sembravano essersi calmate ma, evidentemente, così non è stato.

Le polemiche

La polemica si era focalizzata soprattutto sulla scelta di ricoprire la rotonda con erba sintetica e sugli altri materiali utilizzati, oltre che in generale sulla resa estetica dell'intervento.

Purtroppo però, posto che è assolutamente legittimo poter esprimere le proprie opinioni, in troppi casi i toni sono stati eccessivamente forti e addirittura in alcuni casi al limite dell'offesa. E purtroppo pare che non ci si sia nemmeno fermati "solo" alle parole, come vedremo più avanti.

L'amarezza di Borello

Dopo avere letto le tante critiche su Facebook dopo la riapertura della rotonda, Borello aveva commentato così la situazione intervistato dai giornalisti de La Nuova Periferia.

«Certamente non posso dire di non essere dispiaciuto, le critiche mi hanno sorpreso. Sono sempre pronto in linea di principio ad accettare qualche appunto. Le osservazioni, se fatte con spirito costruttivo, servono per migliorare. Ma certi termini usati non posso negare che mi hanno fatto male. Su proposta dell'Amministrazione di San Mauro ho accettato di farmi totalmente carico dei lavori per il recupero della rotonda. Perché la l'erba sintetica? La nostra scelta è stata fatta in un'ottica di ridurre al minimo la necessità di effettuare interventi di manutenzione continua. Voglio, prima di tutto, sottolineare che si tratta di un prodotto di assoluta qualità. La rotonda di piazza Mochino rappresenta la prima immagine di San Mauro per chi proviene da piazza Sofia. Il fatto che questa possa mantenere sempre un bell'aspetto, senza invece il rischio di trovarsi con l'erba alta o rovinata, abbiamo pensato fosse la scelta giusta».

Borello aveva illustrato anche il resto dell'allestimento realizzato: «La scritta San Mauro Torinese è stata fatta ponendo sulle lettere pietre di Carrara che sono state incollate con una resina particolare, assolutamente atossica, che le mantiene salde. Così come sono stati anche pensati i "disegni" che ricordano delle cascatelle d'acqua. Bisogna considerare il tutto, poi, con la fontana in funzione».

Il lavoro svolto non era stato assolutamente semplice anche perché ci sono voluti diversi passaggi burocratici, con la presentazione del progetto (alla fine costato alcune decine di migliaia di euro) e delle sue caratteristiche. « Il verde pubblico e lo stato dell'erba, se alta - aveva puntualizzato ancora Borello - è oggetto, da parte dei cittadini, sempre di critiche. Ora, la nostra scelta di posizionare l'erba sintetica è stata fondata proprio sull'idea di ridurre i costi di manutenzione e fare qualcosa che restasse bello alla vista. Posso capire che a non tutti possa piacere l'allestimento fatto, ma ribadisco, quello che mi ha colpito è stato il tono di certi commenti utilizzati, mi hanno decisamente rattristito».

Uno stato di amarezza e delusione che evidentemente con il passare delle settimane, e con il susseguirsi di altri episodi spiacevoli, si è ulteriormente acuito.

La lettera all'amministrazione

L'ultima puntata di questa vicenda non poteva che consumarsi, ancora una volta, sui social. Nella giornata di ieri, giovedì 27 luglio, la pagina ufficiale del Comune di San Mauro, e al contempo quella della sindaca Giulia Guazzora e di altri amministratori comunali, ha diffuso un messaggio in cui si rendeva nota la decisione di Borello di recedere dall'adozione della piazza e anche del Ponte Vecchio (per il quale aveva donato i nuovi vasconi per le piante).

Una decisione presa in seguito, si cita testualmente la lettera dell'imprenditore, per gli “episodi denigratori e diffamatori, nonché atti di violenza e danneggiamenti del verde fino al probabile utilizzo da parte di ignoti di diserbante sulle piante del ponte”.

"Questo rappresenta una brutta pagina per la nostra città - commenta l'amministrazione - la generosità del sig. Borello a cui l'Amministrazione rinnova la solidarietà, la gratitudine e la stima per aver donato alla città il rifacimento della rotonda, è diventata oggetto - fermo restando le opinioni e i gusti di ciascuno - di una polemica sterile e inefficace, da bulli di tastiera nei confronti di un imprenditore e dei professionisti che vi hanno collaborato, non tollerabile nel toni e nei modi".

"Il risultato - prosegue il comunicato - è stato una delegittimazione di una collaborazione con una grande impresa, nata con buoni presupposti e di grande disponibilità da parte del signor Borello, quasi un avvallo degli atti di vandalismo che sono accaduti.
A causa dei detrattori da tastiera l'intera città ha perso un’occasione per dare dimostrazione di riconoscenza verso le imprese del territorio, con chi si impegna genuinamente".

In conclusione l'Amministrazione assicura che "lavorerà ugualmente con maggiore determinazione per costruire una cultura del bene comune, perché altre realtà possano essere al suo fianco nel valorizzare la nostra città".

 

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