Progetto Erasmus+, lo scambio culturale parte dai ragazzi
Diverse sono state le iniziative organizzate per l’occasione, anche con lo spirito di far conoscere il territorio

Con un momento di condivisione in piazza davanti al Comune ed i ragazzi che tutti insieme hanno intonato la famosa canzone «Imagine», si è concluso lo scambio culturale che la scorsa settimana ha portato a Gassino un gruppo di giovani studenti tedeschi, provenienti dalla località di Clenze, vicino ad Amburgo, nell’ambito del progetto Erasmus+, che ha come protagoniste le scuole.
Progetto Erasmus+, lo scambio culturale parte dai ragazzi
I ragazzi tedeschi sono stati ospitati da alcune famiglie volontari e nel corso della settimana hanno preso parte a più iniziative. L’intera comunità è stata coinvolta, proprio giovedì, a loro, è stato offerto anche un pranzo in bocciofila. «L’iniziativa - ha commentato il primo cittadino gassinese Cristian Corrado - ha rappresentato un’esperienza straordinaria di crescita, scambio culturale e apertura al mondo per i nostri studenti. Questa esperienza ha rafforzato il legame tra scuola e territorio, dimostrando quanto sia fondamentale lavorare insieme per offrire ai giovani opportunità di crescita e apertura verso il futuro. Quello che da sindaco mi ha reso orgoglioso della mia comunità è lo spirito che tante persone hanno dimostrato per accogliere nel migliore dei modi i ragazzi ospiti. Guardando al futuro, la condivisione di valori ed esperienze comuni ci permetteranno di crescere, ma soprattutto permetteranno ai nostri ragazzi di crescere in un mondo migliore. Questo progetto certamente potrà essere sviluppato anche in futuro coinvolgendo scuole provenienti da altre realtà europee. Quello che posso dire già ora è che troveranno nella nostra Amministrazione un supporto concreto. E’ stato un modo per far conoscere il nostro territorio anche all’estero. Siamo un paese piccolo, rispetto ad altre realtà importanti, ma abbiamo molto da offrire anche dal punto di vista dell’accoglienza e dell’ospitalità. Aprirsi all’Europa e alla condivisione di esperienze europee dunque, non potrà che arricchirci prima di tutto dal punto di vista umano».