Polemica sul 25 Aprile a Settimo: scontro aperto tra PD, Lega e Fratelli d’Italia
Il Partito Democratico accusa il centrodestra di disertare le celebrazioni per la Liberazione. La replica: “Strumentalizzate la memoria per fare propaganda”

Si infiamma il dibattito politico a Settimo Torinese all’indomani delle celebrazioni per il 25 aprile.
Polemica sul 25 Aprile a Settimo: l'attacco del Pd
Il Partito Democratico accusa apertamente Lega e Fratelli d’Italia di aver disertato quasi del tutto i momenti commemorativi organizzati in città per l’80° anniversario della Liberazione.
Secondo i dem, l’assenza del centrodestra – fatta eccezione per Forza Italia – è “un atto grave”, che dimostrerebbe “scarso rispetto per le istituzioni democratiche e per chi è morto per esse”.
Dure le parole contro i rappresentanti di Fratelli d’Italia, “totalmente assenti”, e contro la Lega, presente “solo marginalmente” e in maniera “fugace”.
E ancora: "Riteniamo grave che la minoranza consiliare, che rappresenta le istituzioni repubblicane, diserti la festa della Liberazione, momento fondativo della nostra Repubblica e della nostra democrazia. E ci dimostra chiaramente che Lega e Fratelli d’Italia, al governo come a Settimo, hanno poco rispetto delle istituzioni democratiche e di chi è morto per esse".
La replica di Lega e FDI
Non si è fatta attendere la risposta della Lega, che con il capogruppo Manolo Maugeri ribalta l’accusa: “Il PD pretende di distribuire patenti di antifascismo, ma calpesta la libertà che dice di difendere. Eravamo presenti con sobrietà e rispetto, senza trasformare il 25 aprile in una passerella ideologica”.
Secondo i leghisti, la memoria non appartiene a una sola parte politica: “La Festa della Liberazione è di tutti, anche di chi non si allinea ai vostri riti”.
Sulla stessa linea Fratelli d’Italia, che definisce “sterile propaganda” l’attacco del PD. Il coordinatore cittadino Elena Tamone invita alla sobrietà: “La libertà è un dovere che si dimostra nei fatti, non con le accuse”. Il capogruppo Enzo Maiolino va oltre e ricorda l’assenza della maggioranza in un recente convegno antimafia: “Non vi abbiamo accusato di essere filomafia, ma oggi ci attaccate per non aver partecipato alla vostra celebrazione”.