Lavori pubblici

Più sicurezza sulla provinciale 92 tra Castiglione e San Mauro. Ecco il progetto

Se ne sta occupando la Città Metropolitana di Torino

Più sicurezza sulla provinciale 92 tra Castiglione e San Mauro. Ecco il progetto
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Più sicurezza sulla provinciale 92 tra Castiglione e San Mauro. Ecco il progetto

Provinciale 92

Prevede una spesa di 382.000 euro il progetto di fattibilità tecnica dei marciapiedi e dell’illuminazione pubblica sulla Strada Provinciale 92, che i Comuni di Castiglione e di San Mauro Torinese hanno richiesto alla Direzione Azioni integrate con gli Enti locali della Città Metropolitana di Torino. L’intervento garantirebbe il transito pedonale in condizioni di sicurezza sul tratto compreso tra la statale 590 e il numero civico 29 della Strada del Porto.

L'attività

Dopo i sopralluoghi propedeutici, il rilievo del tracciato stradale, il confronto con l’ufficio tecnico e con le amministrazioni comunali, sono state definite le esigenze, i vincoli, le interferenze potenziali e le disponibilità per condividere le soluzioni operative.

Il tracciato della Provinciale 92 si sviluppa a partire dal km 2+500 nel centro abitato e, nel tratto finale, sul confine tra i due Comuni. A partire dal 1999, con l’approvazione del progetto preliminare complessivo di variante alla Provinciale 92, il tracciato della Strada del Porto è stato oggetto di interventi di sistemazione e ammodernamento, che si sono conclusi con il terzo lotto, che comprendeva un viadotto e una rotatoria di intersezione con la Statale 590. La proprietà e la competenza sulla Provinciale 92 è della Città Metropolitana di Torino fino al km 2+963, mentre il viadotto è stato dismesso a favore del Comune di San Mauro.

Lo stato attuale della situazione

Il percorso del marciapiede oggetto del progetto di fattibilità tecnica ricade in parte sul sedime stradale e quindi su particelle di proprietà pubblica, ma in parte anche su particelle private, da espropriare o acquisire con un accordo bonario.

Attualmente la Provinciale 92 è dotata di marciapiedi su entrambi i lati unicamente nel tratto del viadotto, tra il km 2+963 e il km 3+111.

Esiste inoltre un marciapiede sul lato destro, nel tratto che costeggia le residenze Le Torri, tra il km 2+550 e il km 2+620. Il progetto di fattibilità tecnica ha quindi l’obiettivo di congiungere i tratti esistenti con nuovi marciapiedi, che diano continuità al percorso pedonale in sicurezza.

La Provinciale 92 è dotata di guardrail per gran parte del tratto interessato dall’intervento e presenta una serie di intersezioni: a destra con la Strada Pedaggio Vecchio in corrispondenza del precedente tracciato della Provinciale 92, a sinistra con via Cristoforo Colombo sempre in corrispondenza del vecchio sedime della SP 92, ancora a sinistra con l’interno della Strada del Porto.

Di fatto la vecchia Strada del Porto, che precedentemente immetteva nella Statale 590, non è accessibile dal nuovo tracciato della Provinciale 92, a causa della presenza del guard-rail. Le abitazioni hanno l’accesso diretto sulla Provinciale. La larghezza della piattaforma è variabile. Nel tratto ex novo le corsie sono larghe tre metri e mezzo, con una banchina di 1,25 metri (categoria C2).

Nel tratto del vecchio tracciato, tra via Colombo e l’innesto con il viadotto, le corsie hanno larghezza inferiore, pari a tre metri, con una banchina di larghezza variabile, con un minimo di 50 centimetri. Il tratto di strada è interessato anche dal transito dei bus. Secondo le indicazioni dell’Ufficio Concessioni della Città Metropolitana di Torino nel centro abitato la classificazione della Provinciale 92 deve essere adeguata alla tipologia E, relativa alle strade urbane di quartiere.

Tra le criticità maggiori da risolvere vi è la percorribilità pedonale per coloro che provengono dalla zona residenziale o che percorrono il marciapiede del viadotto sul lato sinistro. L’impianto di illuminazione pubblica è presente sul viadotto (realizzato contestualmente ad esso) e sul vecchio tracciato della Provinciale 92, con pali in cemento e cavi aerei ormai vetusti.

Non è invece stata realizzata l’illuminazione pubblica nel tratto adiacente alle residenze Le Torri, dove è anche tracciato un attraversamento pedonale con sistema di illuminazione a chiamata.

Le possibili soluzioni

Due sono  possibili soluzioni prese in esame, che si differenziavano nella parte finale del tracciato, in considerazione della difficoltà di migliorare la percorribilità pedonale per coloro che provengono dalla zona residenziale o che percorrono il marciapiede del viadotto sul lato sinistro.

Posto l’inizio del marciapiede in corrispondenza del tratto realizzato di fronte alle residenze Le Torri, sul lato destro procedendo verso il centro, il nuovo percorso pedonale è stato proposto a lato della banchina della Provinciale 92, senza la rimozione del guard rail esistente. In corrispondenza dell’innesto della strada Vecchio Pedaggio, sul sedime del vecchio tracciato e per consentirne l’attraversamento, il percorso si allontana dalla Provinciale e corre parallelo alla strada locale, per ritornare ancora a fianco della SP 92, dietro il guard rail e fino a raccordarsi con il marciapiede del viadotto. Al fine di consentire la percorrenza pedonale anche sul lato sinistro in corrispondenza delle abitazioni (fino al civico 24 che ha l’accesso pedonale direttamente sulla provinciale), si è proposto in una ipotesi preliminare un tratto di marciapiede con attraversamento pedonale rialzato, che consentiva di mettere in sicurezza i pedoni anche per questo tratto.

L’intervento avrebbe comportato l’arretramento di due recinzioni esistenti e la rimozione di un tratto di guardrail, per collegarsi con il marciapiede del viadotto lato sinistro. Lo sbarramento carrabile del vecchio tracciato veniva comunque garantito con transenne tipo quelle dell’arredo urbano.

L’ipotesi accolta dalle amministrazioni comunali non prevede invece il marciapiede sul lato sinistro e quindi l’attraversamento della provinciale. La percorribilità pedonale procede sulla stradina di accesso ai fondi agricoli, risistemata anche per l’utenza debole, bypassando il viadotto con un sottopasso in corrispondenza delle sue spalle di appoggio e andando a ricongiungersi con il marciapiede del viadotto sul lato sinistro. L’intervento prevede la sistemazione a verde delle due scarpate del rilevato stradale e dell’area limitrofa.

Il nuovo tratto di marciapiede sarebbe lungo circa 510 metri e largo 150 centimetri. La larghezza si ridurrebbe a 100 centimetri nei tratti più stretti dietro al guardrail esistente. La larghezza massima sarebbe di due metri. Per la protezione del marciapiede si prevede l’utilizzo della barriera di ritenuta esistente e/o di un ciglio sagomato ad altezza di 15 centimetri. La pendenza degli scivoli di raccordo è dell’8%.

Il percorso verrà dotato di un’adeguata illuminazione, integrata nell’ambiente, per evitare un eccessivo inquinamento luminoso.

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