"Perché qui a Settimo non possiamo avere una sezione Primavera?"
La sindaca: "In questo momento non abbiamo gli spazi adatti ma l'obiettivo di attivare il servizio c'è"
!["Perché qui a Settimo non possiamo avere una sezione Primavera?"](https://primasettimo.it/media/2023/04/generica-asilo-sezione-primavera-420x252.png)
Una domanda posta da una cittadina settimese sul profilo social della sindaca Elena Piastra ha sollevato la questione, di interesse per diverse famiglie della città: "Perché solo a Settimo Torinese è impossibile aprire una sezione primavera per i bambini nati nel 2021?".
Di cosa si tratta
Le sezioni primavera accolgono i bambini che compiono i 24 mesi tra il 1° gennaio e il 31 dicembre dell'anno scolastico di riferimento (mentre i bambini che compiono i 24 mesi tra il 1° settembre e il 31 dicembre possono cominciare a frequentare solo dopo il compimento dei due anni). Come è spiegato sul sito "Nostro figlio" si tratta di un servizio nato come progetto sperimentale, dedicato ai bambini tra i 24 e i 36 mesi, che si configura come un mezzo di collegamento tra il nido e la scuola d'infanzia.
Anche detta sezione sperimentale aggregata alla scuola d'infanzia e ai nidi di infanzia, la sezione primavera è uno speciale percorso educativo che è stato istituito con la legge 27 dicembre 2006, n. 296 articolo 1 comma 630 e inserito nel sistema integrato di educazione e di istruzione dalla nascita sino a sei anni. Si tratta di un servizio previsto e finanziato in parte dallo Stato, gestito attraverso intese con le Regioni in cooperazione con i Comuni.
Tra i suoi obiettivi, come sottolineano i sindacati, c'è quello «di avversare gli anticipi e di assicurare ai bambini tra i due e tre anni di frequentare un contesto educativo adatto a loro e non costoso per le famiglie», ma anche quello di agevolare le famiglie che non trovano posto al nido, o di offrire una possibilità educativa in quei luoghi in cui non esistono nidi di infanzia.
A Settimo mancano gli spazi
Perché quindi a Settimo questo servizio non è presente? La risposta è arrivata proprio dalla sindaca Piastra, che ha spiegato: "Non è impossibile e di certo riusciremo ad aprirla in futuro. Il problema in questo momento è che non abbiamo spazi adatti. Avevamo ipotizzato, partendo dai numeri dei nati e degli iscritti degli scorsi anni, che quest'anno avremmo perso una sezione infanzia in città e, su questa ipotesi, avevamo previsto i lavori necessari per adeguare la sezione normale alla primavera (ha obblighi dimensionali e tecnici diversi) e preparato le risorse necessarie a bilancio. Le cose, a graduatoria provvisoria, poi confermata dalla definitiva, sono andate diversamente perché tutte le sezioni "normali" presenti in città sono state confermate".