Pastasciutta antifascista, in cento alla settima edizione promossa dall’Anpi
Il presidente Anpi Bertotto: «Non è un pranzo sociale, ma un gesto simbolico»

Grande partecipazione alla settima edizione della pastasciutta antifascista organizzata dalla sezione Guerrino Nicoli dell’Anpi di Settimo Torinese, che si è tenuta domenica 15 giugno 2025 nella sede degli Alpini.
Pastasciutta antifascista, in cento alla settima edizione
Circa un centinaio i presenti per un evento che, pur nella sua semplicità, conserva un forte valore storico e simbolico, ispirato alla tradizione nata a Campegine dalla famiglia Cervi il 25 luglio 1943, giorno della destituzione e dell’arresto di Benito Mussolini.
«Questo non è un pranzo sociale – ha chiarito Silvio Bertotto, presidente dell’Anpi –. La pastasciutta antifascista è un gesto simbolico che rappresenta il diritto di riappropriarsi degli spazi pubblici, negati dal fascismo».
Un messaggio raccolto anche dall’assessore Alessandro Raso, che ha ricordato come “l’ingrediente principale” della pastasciutta fosse la voglia di libertà e di stare insieme, sottolineando come anche oggi, a distanza di 80 anni, si debba rimanere vigili:
«Non siamo esenti dal rischio di derive. La destra sta rialzando la testa, e in maniera brutta. Noi dobbiamo rispondere in ogni sede istituzionale, ma senza scendere al loro livello: siamo capaci di dialogo e dobbiamo usarlo come strumento di lotta».
Per Raso, eventi come questo sono fondamentali per la comunità: «Sapere che la città si riunisce attorno a un simbolo come la pastasciutta antifascista ci dà forza e fiducia nel futuro».