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Palazzine di Via Foglizzo, tra ipotesi di abbattimento e proteste

Atc e Comune di Settimo si confrontano. Sul tavolo criticità, manutenzione e tensioni tra istituzioni e residenti

Palazzine di Via Foglizzo, tra ipotesi di abbattimento e proteste

Dell’ipotesi di abbattimento e ricostruzione delle palazzine di via Foglizzo, l’Agenzia territoriale della casa (Atc) dice di saperne poco o niente.

Palazzine di Via Foglizzo, tra ipotesi di abbattimento e proteste

«Ho sentito e ho letto qualcosa ma, al momento, noi non sappiamo nulla. Essendo solo l’ente gestore, il Comune di Settimo ne starà parlando con Torino che è il proprietario degli alloggi», ha affermato Fabio Tassone, vice-presidente Atc.

L’occasione è l’incontro pubblico organizzato dai consiglieri della Lega, Manolo e Moreno Maugeri, al parco Lama per raccogliere le criticità presenti all’interno degli alloggi di via Foglizzo. E gli inquilini partono subito dall’ipotesi di ricostruzione di alcune palazzine.

«Il quartiere deve rinascere, ma non abbattendo le case – afferma qualche cittadino -. E poi perché non si abbattono anche quelle di via Don Gnocchi che sono state costruite nello stesso periodo?».

«Rispetto a questo, sul tavolo non abbiamo nulla ma non voglio entrare nel merito o discutere di quello che ha in mente la sindaca», replica Tassone, soffermandosi, invece, sulla «delicata questione della proprietà» da cui dipendono anche gli interventi manutentivi.

«La manutenzione straordinaria e ordinaria è gestita da una convenzione tra Atc e il Comune di Torino. Si sta cercando di capire come sciogliere questo nodo, perché Torino ha difficoltà ad investire sulla provincia e se Torino non interviene con le risorse necessarie non possiamo fare. Siamo solo un ente gestore, abbiamo le mani legate – ha spiegato il vicepresidente Atc -. Io qui ci giro da sei anni e sono consapevole che è stato fatto poco, ma quel poco sono soddisfatto di averlo fatto».

Le segnalazioni degli inquilini

Alloggi vuoti da anni, presenza di topi ed infiltrazioni d’acqua. E assenza di un’assistenza efficiente perché «con il numero verde di Atc non si riesce a parlare, cade la linea dopo pochi minuti». Sono queste alcune delle segnalazioni che gli inquilini di via Foglizzo hanno riportato al vicepresidente Tassone.

«Per via delle perdite, i muri di cartongesso sono marciti e mi è caduto il mobile del bagno addosso», ha denunciato una residente. Problematiche di cui Tassone prende nota, con la proposta di organizzare più incontri nel quartiere.

«Possiamo prenderci l’impegno di vederci ogni due mesi per fare il punto della situazione – ha dichiarato -. Come Atc, abbiamo avviato la stagione dei bandi di autorecupero che vorremmo estendere alla provincia. Questo non vuol dire che sicuramente riusciremo a farlo, ma ci stiamo lavorando e potrebbe essere un inizio».

«Ho letto che, spesso, la sindaca parla di riscatto sociale per gli abitanti di questa zona. Io sto crescendo due bambini da sola e davanti a certe frasi mi sento offesa», si sfogano i residenti.

«Noi anche in Consiglio comunale abbiamo sempre difeso la zona e il sacrificio di chi si impegna per sistemare l’area», ha aggiunto il segretario Maugeri, citando alcuni dei documenti presentati in aula per chiedere maggiori interventi nel quartiere.

«Noi non possiamo e non vogliamo promettere nulla – chiosa Moreno Maugeri -, ma ci impegnamo per riportare le vostre istanze».

La replica della sindaca e le puntualizzazioni

«Se parliamo di atti formali, è vero, non ci sono ancora documenti scritti ma Atc conosce molto bene il progetto». Mentre il vicepresidente Tassone sembra non avere particolari dettagli sulla proposta di abbattimento delle palazzine di via Foglizzo, la sindaca Elena Piastra ricostruisce gli incontri di questi mesi tra Settimo, il Comune di Torino e Atc.

«A luglio del 2024 ho incontrato l’assessore regionale Marrone, anche solo per capire se ci fosse una contrarietà politica. Poi – prosegue –, a febbraio del 2025, abbiamo incontrato Atc nella persona del presidente Pedrini, alla presenza di due tecnici dell’agenzia e dell’assessore Marrone. Effettivamente, il vicepresidente Tassone non era presente e mi spiace se non lo hanno informato».

A proposito di progetto, Settimo ha presentato a Torino «una proposta di protocollo che il Comune, proprietario del patrimonio, sta guardando e che dovrebbe approvare a settembre». «L’obiettivo – aggiunge – è avere una proposta molto preliminare per la primavera del 2026».

L’intervento del presidente del Consiglio comunale

Oltre a quelle di Piastra, arrivano anche le puntualizzazioni di Luca Rivoira, presidente del Consiglio comunale.

«In accordo con la presidente della commissione “Servizi alla persona” Fortuna Bianchini, abbiamo, nel mese di aprile, mandato invito formale ad Atc nella persona del Presidente a partecipare ad una commissione informativa, così da esporre la situazione attuale e il piano di investimenti previsto sulla città di settimo torinese. Una richiesta a cui è seguita, dopo un sollecito, una risposta da parte della segreteria che avrebbero calendarizzato un incontro nei prossimi mesi. Ho chiesto più volte anche ai consiglieri di minoranza, attraverso i canali di partito (governano loro atc) di favorire una data certa. Scopriamo poi dell’incontro del vicepresidente di Atc Tassone, da una locandina affissa alle case atc, organizzato da lega, patrioti italiani e non condiviso con il comitato inquilini atc, come da loro ultimo comunicato. Riconosco l’impegno della Lega su questo tema, ma sarebbe utile non creare momenti non ufficiali, che hanno creato ulteriori tensioni tra gli inquilini delle case atc. La delicatezza della situazione richiama la responsabilità del consiglio intero a muoversi in maniera unanime. Il presidente Pedrini mi ha personalmente contattato in questi ultimi giorni per confermarmi che verrà a Settimo, in una commissione dedicata nel mese di ottobre. Da quel che posso intendere, la scelta di venire a Settimo da parte del vicepresidente è stata una iniziativa personale, che ringrazio, ma chiedo maggior coordinamento sul tema».