Preoccupazione

Ospedale: Settimo prepara un protocollo d'intesa per salvaguardare i posti di lavoro

Dal Comune il «pressing» sulla Regione: il sindaco Piastra consegna un memorandum a Cirio

Ospedale: Settimo prepara un protocollo d'intesa per salvaguardare i posti di lavoro
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Continua a essere teso il clima tra Comune di Settimo e Regione Piemonte sul tema dell’Ospedale. E' un "memorandum" contenente l’elenco di tutti quei servizi sanitari a rischio quello consegnato dalla sindaca Elena Piastra al presidente della Regione Alberto Cirio, arrivato a Settimo nei giorni scorsi in occasione dell’incontro tra i sindaci e gli amministratori del territorio con il Ministro Paolo Zangrillo.

"Servono garanzie per i servizi sanitari e i tantissimi lavoratori"

Non si ferma quindi il pressing dell'amministrazione comunale volto a ottenere garanzie in merito alla salvaguardia dei servizi sanitari territoriali. Questione per cui la sindaca la sua maggioranza in Consiglio comunale si sono più volte spese a suon di ordini del giorno e di mozioni. Ma sul tavolo oltre ai servizi, ci sono anche 140 posti di lavoro circa.

«Ci aspettiamo che la Regione convochi un tavolo esattamente come si fa quando le aziende sono in uno stato di crisi - spiega Piastra - Un tavolo che sia costante e a incontri scadenzati e che, soprattutto, coinvolga tutte le parti in causa: un vero e proprio tavolo stabile tra Regione, Comune, Asl e parti sociali. In questo momento non si potrebbe fare altrimenti, la situazione è veramente delicata e non ci si può permettere di trascurare l’aspetto della garanzia dei servizi sanitari sul territorio e del fattore occupazione per i tantissimi lavoratori che ad oggi lavorano all’interno della struttura di via Santa Cristina».

Del resto l’Amministrazione è impegnata nella costruzione di un vero e proprio «protocollo d’intesa» che impegni tutte le parti in causa nella salvaguardia dei livelli occupazionali e dei servizi.

Ma, ancora, sull’occupazione è proprio la sindaca a ricordare come fu «Regione Piemonte, con una delibera del 3 agosto scorso, a scegliere la strada della cessione a terzi perché, come affermato pubblicamente, questa avrebbe garantito la possibilità di salvaguardia dei livelli occupazionali. Oggi, mi sembra, che tutto questo non stia andando in questo senso, anzi». Così come, per quanto riguarda i servizi sanitari «fu proprio il presidente della Regione, nel febbraio dello scorso anno a rassicurare pubblicamente sul fatto che questi non sarebbero stati in alcun modo messi in discussione». Anche su questo, però, le cose non sembrano affatto stare così.

La risposta di Cirio a La Nuova Periferia

«C’è un bando in corso, che almeno è finalmente partito... Non mi sembra opportuno commentare in presenza di una gara». Stop. Telegrafico. Così è stato il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio lo scorso sabato 18 marzo di fronte a domanda precisa sull’Ospedale di Settimo. Nessuna risposta, quindi: la diplomazia ha prevalso sul resto.

Che cosa succederà nei prossimi giorni quindi? Quel che è certo è che la Regione Piemonte dovrà dare delle risposte all’Amministrazione comunale e alle parti sociali che pressano costantemente sul tema del futuro dell’Ospedale civico. Fermo restando che il timore che l’asta possa andare deserta, vista la base fissata a 50 milioni di euro, è una preoccupazione concreta.

Nessuno vorrebbe veder «svenduto» il presidio sanitario di via Santa Cristina, ma soprattutto i cittadini iniziano a pretendere, anche loro, risposte precise sul futuro di una struttura che, fino a pochi mesi fa, era considerata veramente un’eccellenza territoriale.

 

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