Ospedale di Settimo: "Senza un piano industriale il futuro è incerto"
La consigliera Pd Canalis incalza la Regione: "Tutelare posti letto e lavoratori”; la risposta dell'assessore: “L’incarico alla Bocconi è stato affidato, risultati in arrivo”

La consigliera regionale del Partito Democratico Monica Canalis è intervenuta martedì 15 aprile in Consiglio regionale per sollecitare la Giunta sulla situazione dell’ospedale di Settimo Torinese.
Ospedale di Settimo: dove eravamo rimasti
Al centro del suo intervento, il ritardo nell’elaborazione del piano industriale necessario a garantire un futuro certo alla struttura sanitaria.
Canalis ha ricordato che la Regione Piemonte aveva acquisito, tramite ASL TO4, la proprietà dell’immobile dell’ospedale civico già nell’aprile 2024, e che il 29 novembre dello stesso anno aveva deliberato anche l’acquisizione dell’attività della SAAPA S.p.A., società in liquidazione dal settembre 2021.
Tuttavia, solo il 19 marzo 2025 è stato affidato all’Università Bocconi l’incarico di redigere un piano industriale per la riprogettazione strategica e la valorizzazione economica dell’ospedale.
"Manca ancora il piano industriale"
“La società SAAPA è in liquidazione, ma manca ancora il piano industriale della Regione”, ha denunciato Canalis. “Avevamo accolto con estremo favore la decisione di trasformare l’ospedale di Settimo in una struttura completamente pubblica a gestione regionale, ma ora i tempi stringono.”
Secondo la consigliera, l’assenza del piano industriale, corredato da perizia, ostacola l’internalizzazione effettiva della società e mette a rischio la tutela dei posti letto e dei lavoratori.
“Siamo in una fase di attesa – ha dichiarato – che speriamo possa dare un futuro chiaro a questa struttura fondamentale.”
Un presidio, ha sottolineato, che conta 235 posti letto accreditati e autorizzati per il Recupero e la Riabilitazione Funzionale di II livello, la Medicina di Lungodegenza e la Continuità Assistenziale a Valenza Sanitaria, servendo ogni anno oltre 1.600 pazienti.
Canalis ha concluso definendo l’ospedale di Settimo “un bene di respiro regionale”, sottolineando che solo con un nuovo piano industriale potrà essere adeguatamente integrato nel nuovo Piano socio sanitario della Regione. “Occorre fare presto”, ha detto con fermezza.
La replica dell’Assessorato alla Sanità
In risposta all’interrogazione presentata da Canalis, l’assessore regionale alla Sanità Federico Riboldi ha confermato che, con la deliberazione n. 97/02.01/2025 del 19 marzo 2025, l’Azienda Sanitaria Zero ha affidato all’Università Bocconi l’attività di riprogettazione strategica e valorizzazione economica dell’ospedale.
“La predisposizione del piano industriale è tuttora in corso,” ha dichiarato l’assessore, specificando che la fase attuale è propedeutica alla successiva valutazione prevista dall’articolo 10 della legge regionale 26/2024.
Riboldi ha aggiunto che i risultati saranno trasmessi a breve dall’ateneo milanese e che “sarà massima cura dell’Assessorato alla Sanità condividerli”.