«Sull’Ospedale di Settimo, il nostro lavoro prosegue con ancora maggiore determinazione».
Ospedale di Settimo: la Regione tira dritto
Nonostante l’inchiesta giudiziaria in corso, sull’Ospedale di Settimo la Regione Piemonte tira dritto e l’assessore alla Sanità, Federico Riboldi, attraverso le colonne de La Nuova Periferia, conferma la scelta di garantire al nosocomio un futuro nella sanità pubblica.
Un segnale politico importante soprattutto per i dipendenti del presidio di via Santa Cristina che, travolti dalle ultime vicende giudiziarie, adesso rimangono in attesa di ricevere maggiori garanzie sul loro posto di lavoro. Ma le rassicurazioni che arrivano dall’assessore Riboldi sono fondamentali anche per il Comune di Settimo.
Insomma, dopo settimane estremamente difficili, la sindaca Elena Piastra può tirare un sospiro di sollievo e arrivare all’assemblea dei soci, prevista per la giornata di venerdì 28 novembre, con qualche incertezza in meno.
Il commento di Riboldi
Le indagini condotte dalla Procura d’Ivrea – e balzate in queste settimane agli onori delle cronache – hanno inevitabilmente rischiato di pregiudicare anche il percorso che riguarda la liquidazione di Saapa, la società che gestisce il presidio sanitario.
Ma adesso è l’assessore Riboldi a fugare ogni dubbio e a confermare le scelte già prese in passato dalla Regione.
«Sul futuro prossimo dell’Ospedale di Settimo, ribadiamo quanto detto nei mesi scorsi. La Regione ha deliberato l’acquisto della struttura (15 milioni di euro, per un investimento complessivo di 37 milioni considerando anche la gestione) che diventa così a tutti gli effetti un ospedale pubblico», dichiara Riboldi, sottolineando che «con l’acquisizione raggiungiamo tre obiettivi: salviamo dal rischio chiusura un presidio sanitario indispensabile per il territorio, rafforziamo la sanità pubblica e poniamo le basi per potenziare ulteriormente il servizio con la garanzia degli attuali posti letto e la possibilità di aggiungerne altri».
Un iter politico in linea anche con la visione generale e gli obiettivi prefissati dalla Regione sulla sanità piemontese «La delibera approvata dalla giunta dispone il sostanziale mantenimento degli attuali posti letto ospedalieri (lungodegenza e riabilitazione) e di quelli territoriali (Cavs), incrementabili con ulteriori 35 posti letto per l’ospedale di comunità, in coerenza con la programmazione regionale – aggiunge Riboldi -. L’acquisto dell’ospedale di Settimo rappresenta un percorso virtuoso – che abbiamo condiviso con il Comune, con l’Asl e con le rappresentanze sindacali- di impegno a favore della sanità pubblica, a servizio di una comunità e di un territorio e a tutela dei lavoratori».
Inevitabile, per l’assessore, anche uno sguardo all’inchiesta giudiziaria che sta seguendo la Procura d’Ivrea ma che non condiziona l’impegno della Regione rispetto al mantenimento dell’Ospedale di Settimo nella sanità pubblica.
«Attendiamo gli sviluppi e le conclusioni dell’inchiesta giudiziaria in atto e ribadiamo che, una volta accertate le responsabilità, i colpevoli dovranno risponderne davanti alla giustizia ordinaria e riceveranno il massimo delle sanzioni possibili anche da parte del governo regionale – afferma in modo netto Riboldi -. Il nostro lavoro prosegue, se possibile con ancora maggiore determinazione, per garantire un futuro all’ospedale di Settimo».
Intanto, sulla vicenda, resta alta l’attenzione anche del sindacato. Lunedì 1 dicembre, alle 14.30, al cinema Petrarca, è prevista un’assemblea sulla sanità territoriale organizzata dalla Cgil.